le dimissioni dell'ad

Stellantis, per Tavares 100 milioni di "buonuscita": la voce esplosiva

Una cifra che, se confermata, è destinata a infiammare il dibattito intorno a Stellantis. Potrebbe ammontare a circa 100 milioni di euro la buonuscita di Carlos Tavares che ieri si è dimesso dalla sua carica di amministratore delegato del gruppo automobilistico che ingloba i marchi Fiat, Alfa Romeo, Maserati, Jeep a altri.  La cifra non è confermata dall’azienda, ed emerge da una serie di rumors. Si tratta infatti di un calcolo approssimativo in quanto dovrebbe tener conto non soltanto di una serie di parametri di valutazione per definire l’importo dell’indennità, ma anche del fatto che il contratto del manager portoghese scadeva in realtà nel 2026. Quindi si è dimesso con un anno di anticipo. Nel 2023, l’ad aveva guadagnato 23,47 milioni di euro al lordo delle tasse.

 

Stellantis ha dichiarato che istituirà un nuovo comitato esecutivo ad interim guidato dal presidente John Elkann e cercherà un nuovo amministratore delegato nella prima metà del 2025. Intanto le improvvise dimissioni dell’amministratore delegato hanno fatto andare a picco le azioni della quarta casa automobilistica al mondo ai minimi da due anni. Segno questo, secondo gli analisti, del fatto che con l’uscita di scena del manager, il mercato mette in dubbio i piani di rilancio dell’azienda. A fine mattinata, il titolo perde l’8,77% ma è arrivato a cedere anche il 10%, mentre su base annua segna un -45%. Le dimissioni del capo dell’azienda lasciano un vuoto ai vertici, e pongono più di un interrogativo sul futuro sul comparto in generale: molte le questioni aperte, dalla sovraccapacità e dalle scorte negli Stati Uniti alla domanda globale di auto che resta fiacca e alla concorrenza dei rivali cinesi che si sta intensificando.