Ministero dell'Istruzione, imbrattata la facciata. “Bruciamo tutto”: assalto degli attivisti
“Bruciamo tutto”. Esponendo questo striscione e gridando questo slogan alcuni giovani del collettivo “Bruciamo tutto” hanno imbrattato a Roma la facciata del Ministero dell'Istruzione e del Merito a Trastevere. Gli attivisti-vandali hanno lanciato palloncini pieni di colori a tempera e poi si sono seduti a terra con mostrando la scritta di protesta. Immediato l'intervento dei carabinieri che hanno portato via i manifestanti. Il collettivo “Bruciamo Tutto” si definisce “un movimento transfemminista di liberazione. Nasce ufficialmente a marzo 2024 dalla necessità di porre fine a un sistema patriarcale, che opprime, molesta, stupra e uccide le persone socializzate come donne e le identità queer” ed è noto per le sue proteste con imbrattamenti di monumenti, come accaduto lo scorso giugno la scalinata di piazza di Spagna.
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Il deputato della Lega Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza, Cultura e Istruzione, ha stigmatizzato l’accaduto: “Alcune colonne e alcune pareti esterne del ministero sono state imbrattate con vernice gialla, arancione, rossa e viola. "Continuano i frutti del veleno messo in circolo dai cattivi maestri della sinistra. Dopo i fantocci bruciati nelle piazze, dopo gli attacchi da parte di sedicenti educatori, dopo il continuo alzare i toni - spesso al di là del confine democratico - anche nelle aule parlamentari, adesso siamo alle minacce. Nei giorni scorsi stelle a cinque punte e scritte anarchiche, adesso minacce di dare fuoco al ministero dell'Istruzione e del Merito - anche a chi ci lavora dentro. La sinistra prenda immediatamente le distanze da queste frange estremiste. Solidarietà al ministro Giuseppe Valditara e a tutti i dipendenti del ministero. Con l'avvicinarsi del 25 novembre ci auguriamo non ci sia un'escalation di violenza rossa, come l'anno scorso”.
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