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Lecce, dimessa con febbre dopo un intervento muore per shock settico: clinica condannata

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Aveva la febbre dopo un intervento ma era stata dimessa. In seguito la morte per shock settico. È accaduto in un centro in provincia di Lecce dove i familiari della 64enne deceduta  hanno ottenuto quasi 800mila euro di risarcimento: metà della somma dovrà essere versata dal medico che non le diede indicazioni su una terapia antibiotica da seguire, la restante parte dalla clinica. I fatti nove anni fa. La donna era morta a causa di uno shock settico, sopraggiunto nel decorso post operatorio all’interno della clinica in cui era ricoverata e dove era stata sottoposta a un intervento chirurgico per problemi cardiaci, riporta Repubblica. I familiari della donna tramite un legale hanno avanzato una richiesta di risarcimento in sede civile che il tribunale ha riconosciuto.

Una terapia antibiotica era stata iniziata 5 giorni prima delle dimissioni, ma non era seguita alcuna indicazione su una terapia antibiotica da seguire dopo l'operazione. Inoltre è emerso che non ci fu menzione del rialzo febbrile registrato durante la degenza. Altri esami svolti durante la degenza, inoltre, avevano evidenziato un quadro clinico piuttosto compromesso ma nonostante questo la donna venne dimessa. "Si può desumere agevolmente che, alla luce delle condizioni febbricitanti della paziente  che le sue dimissioni si dovevano ritenere premature e che, nel caso di specie, sarebbe stato più appropriato un approccio più prudente”, affermano i giudici nella sentenza. 

 

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