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Giulia Cecchettin, nasce la Fondazione. Il padre: "Ho capito il valore del tempo"

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La Fondazione Giulia Cecchettin "è qui per questo. Per dare voce e sostegno a chi non può più urlare, a chi vive nella paura. Il nostro impegno non è un’idea astratta: è una semina fiduciosa che ha già portato molti frutti come nella vita di Laura, che grazie alle nostro impegno ha trovato la forza di cambiare la sua vita, di liberarsi da una relazione tossica. A volte possono bastare delle parole, una presenza, un segno di speranza". Il papà Gino Cecchettin, commosso ma determinato, ha presentato così il progetto nato dalla terribile storia della figlia, la studentessa di 22 anni uccisa nel novembre dell’anno scorso da parte del suo ex fidanzato, Filippo Turetta.

 

 

In occasione della presentazione della Fondazione, nella sala della Regina di Montecitorio e in collegamento con il Parlamento europeo e le scuole, Gino Cecchettin si è anche aperto: "La morte ti dà coscienza della fine e ti fa comprendere che la vita è un soffio, appena una brezza leggera, che non può essere sprecata perché non c’è nessun tempo di recupero. E ho imparato a mie spese il valore del tempo. Ne abbiamo così poco e lo usiamo per litigi sterili, per battaglie di potere, per un’eterna rincorsa a ciò che ci distoglie da noi stessi".  

 

 

"Viviamo in un’epoca contraddistinta dalla fretta e dalla superficialità- ha proseguito Gino Cecchettin- tutto scorre e si consuma troppo in fretta. Non è mai accaduto, nella storia dell’umanità, che ci si trovasse ad essere così connessì, sempre e ovunque; eppure, paradossalmente, avvertiamo di essere tra noi distanti, chiusi in noi stessi, e sempre più ’scollegatì da ciò che conta davvero. La velocità con cui consumiamo le nostre relazioni, le scelte, i progetti, ci allontana da ciò che davvero conta", ha continuato. Per questo, non basta "essere veloci o agire d’impulso. Serve una visione, serve perseveranza. Con pazienza dobbiamo costruire progetti concreti capaci di trasformare nel tempo una cultura spesso intrisa di indifferenza e superficialità", ha aggiunto. 

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