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Papa Francesco: "Indagare se c'è un genocidio a Gaza", cosa scrive nel nuovo libro

Papa Francesco solleva un interrogativo destinato a suscitare dibattito: "A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s'inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali". Lo si legge - come anticipato da La Stampa - in un brano di “La speranza non delude mai. Pellegrini verso un mondo migliore”, libro che Papa Francesco pubblicherà per il Giubileo 2025. Curata da Hernán Reyes Alcaide (Edizioni Piemme), l'opera uscirà martedì prossimo in Italia, Spagna e America Latina, e in seguito in altri Paesi.

 

Il Pontefice da tempo lavora per una conclusione della guerra in Ucraina. Bergoglio scrive: "La ferita ancora aperta della guerra in Ucraina ha portato migliaia di persone ad abbandonare le proprie case, soprattutto durante i primi mesi del conflitto. Ma abbiamo anche assistito all’accoglienza senza restrizioni di molti Paesi di confine, come nel caso della Polonia", scrive il papa sottolineando che qualcosa di simile "è accaduto in Medio Oriente, dove le porte aperte di nazioni come la Giordania o il Libano continuano a essere la salvezza per milioni di persone in fuga dai conflitti della zona". Poi il riferimento a Gaza dove a detta di alcuni esperti quel che sta accadendo "ha le caratteristiche di un genocidio. Bisognerebbe indagare con attenzione per determinare se s’inquadra nella definizione tecnica formulata da giuristi e organismi internazionali".

"L’angoscia" "è un sentimento diffuso nella nostra epoca, dove la comunicazione sociale amplifica problemi e ferite rendendo il mondo più insicuro e il futuro più incerto", afferma oggi Francesco nell'omelia per la messa in occasione della VIII Giornata Mondiale dei Poveri.  "Se il nostro sguardo si ferma soltanto alla cronaca dei fatti, dentro di noi l’angoscia ha il sopravvento. Anche oggi, infatti, vediamo il sole oscurarsi e la luna spegnersi, vediamo la fame e la carestia che non hanno da mangiare opprimono tanti fratelli e sorelle, vediamo gli orrori della guerra e le morti innocenti; e, davanti a questo scenario, corriamo il rischio di sprofondare nello scoraggiamento e di non accorgerci della presenza di Dio dentro il dramma della storia", afferma il Pontefice.