piazze in rivolta
No Meloni day, la lettera di un dirigente scolastico agli studenti: "Vergognatevi"
Da Torino a Napoli, passando per Padova, Milano e Bologna, gli studenti Pro Palestina sono scesi in piazza e hanno infiammato le città italiane tra slogan contro gli esponenti del governo, scontri con i poliziotti e immagini di politici imbrattate o date alle fiamme. Un clima poco sano e poco rispettoso dei principi della democrazia che è stato ampiamente denunciato dal centrodestra e che ora è finito nel mirino di un dirigente scolastico. Anna Maria De Luca ha scritto una lettera aperta a tutti i ragazzi che ieri hanno dato la priorità alla violenza e all'odio. "Cari ragazzi, vergognatevi, non è la violenza la strada giusta. Era nell’aria. L’escalation di violenza era nell’aria. Si è visto con la faccenda Raimo. Gli studenti, ovviamente, vanno ancora oltre, si sentono giustificati: se un professore può insultare un ministro, perché noi no? Vergognatevi, cari ragazzi, che ieri avete cantato davanti al Mim: 'Valditara ci piace appeso a testa in giù'. Stanotte, che c’è anche la luna piena, se qualcuno di voi prima di andare a dormire ancora è capace di rivolgere un pensiero ai propri nonni e bisnonni, chiedete loro perdono. Tanto più se sono stati partigiani. Che sia un tuono la loro voce stanotte nei vostri sogni. Con una sola frase avete distrutto i loro sacrifici: grazie a loro abbiamo ereditato un Paese libero, democratico, dove la gente può scendere in piazza ad affermare le proprie idee. Certo non per offendere la nostra storia collettiva o a minacciare di morte le istituzioni. Pensavate di offendere il ministro e non vi siete resi conto che stavate offendendo i vostri avi, i nostri avi. E questo non ve lo permetto. Non da dirigente scolastico, ma da cittadina di questo Paese. No, non ve lo permetto", ha scritto.
"Vergognatevi, cari ragazzi che ieri avete dato fuoco ad un manichino. Quella non era l’immagine del ministro: era l’immagine di tutti noi che vi portiamo nei pensieri quando la campanella è suonata. Credete davvero che il Ministro non pensi a voi ogni giorno? Che non siate la motivazione di ogni sua azione di riforma della scuola? Ma se sta addirittura scrivendo lettere alle famiglie degli studenti di terza media per aiutarvi ad orientarvi tra un mondo del lavoro in continua evoluzione e il potenziale di crescita dei vari indirizzi di studio! In altre parole, per aiutarvi a non perdere tempo per il vostro futuro. E sapete chi si preoccupa cosi? Un padre. So che molti di voi non sono abituati ad 'essere visti, considerati' ed è colpa degli adulti senza dubbio. Ma quando finalmente arriva qualcuno che vi vede e vi considera il suo orizzonte d’azione, il motivo per cui incidere nella realtà, vi prego, aprite gli occhi e riconoscetelo. Questa volta avete sbagliato di grosso. Vergognatevi, cari ragazzi che avete minacciato di morte il nostro Ministro. Voglio farvi solo una domanda: quanti di voi sanno elencare non dico tanti, ma anche solo dieci dei tantissimi provvedimenti, che ha realizzato per voi e per i docenti da quando è in carica? Sapete chi avete minacciato di morte? No, ed è questo che mi fa provare angoscia. Avete minacciato il ministro che ha fatto tutti quei provvedimenti che la sinistra stessa non ha mai fatto, sia per i docenti che per gli studenti. Non sapete di cosa sto parlando, vero? Vi dico solo i primi che mi saltano in mente: tante politiche per l’inclusione, un docente in più per gli stranieri, tempo pieno, e asili nido al sud, due rinnovi contrattuali in un anno e mezzo per i docenti, palestre per voi, la ripartenza dei concorsi, gli altri trovateli voi. E’ un compito, anzi, un dovere visto che non sapete contro chi protestate", ha continuato il dirigente scolastico nella missiva.
La strada più semplice è certo quella di riempirsi la bocca di slogan. De Luca ha poi inchiodato gli studenti su questo punto: "Certo, è molto più semplice farsi strumentalizzare da slogan populisti di gente ancora più ignorante invece che andare a leggere cosa il ministro fa ogni giorno, nella realtà. Nelle fonti dovete leggerlo: nei documenti, nelle circolari, o almeno nei comunicati stampa del MIM che spiega in termini meno burocratici le circolari. Certo non nei giornali di sindacati a caccia di iscritti o di chi ribalta la realtà per partito preso. Una sala può essere mezza piena o mezza vuota a seconda del punto in cui collocate la fotocamera, dovreste saperlo. Voi in quella sala dovete entrarci, se siete cosi smart come pensate e se volete davvero vederla. Vergognatevi, cari ragazzi che avete riempito di sangue l’immagine del nostro Ministro a Bologna, Genova, Milano. Non siete voi quelli contrari alla guerra? A favore dell’ambiente e del rispetto? Difficile, per chi sa cosa sta facendo il ministro, capire perché manifestiate contro di lui. Sono quindi andata a cercare quelli che avete definito i sei punti. Per ognuno di essi c’è stato almeno un intervento ministeriale in favore vostro. Studiate e poi ne riparliamo. Anche davanti alla violenza, noi agiamo secondo legge ed educazione civica perché noi siamo la Scuola. Siamo la palestra di quella democrazia che oggi avete calpestato e vilipeso", ha concluso.