Scomparsa la vedova Pinelli, il cordoglio di Crosetto: serve una sincera pacificazione nazionale
Una vita spesa per difendere il nome del marito, ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana e morto a 41 anni, in circostanze mai del tutto chiarite, precipitando da una finestra della Questura di Milano, la notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969, dove era stato trattenuto per la bomba nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura. È morta all’età di 96 anni Licia Rognini, vedova del ferroviere anarchico ricordato ora anche nella targa del Comune di Milano come la «18esima vittima innocente» della terribile esplosione.
"È morta Licia Pinelli, vedova dell’anarchico Pino Pinelli, ingiustamente accusato della strage di Piazza Fontana del 1969", il ricordo del ministro della Difesa, Guido Crosetto, affidato a un tweet su X - . Ricordo quando l’allora presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel 2009, in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo, la invitò al Quirinale con Gemma Capra, vedova del commissario Luigi Calabresi, donna coraggiosa, impavida e tenace che oggi dice 'Eravamo due donne legate dallo stesso dolore e siamo state capaci di cogliere l'importanza di un incontro pacificatore. La ricordo con affetto'. Ai figli ed eredi di entrambi, la famiglia Pinelli e la famiglia Calabresi, va il mio pensiero partecipe e solidale. Aveva ragione un altro Presidente, Francesco Cossiga, che disse: 'nella storia d’Italia servirebbe una grande, sincera e corretta opera di pacificazione nazionale'".