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Bologna, il manifesto choc. Valditara: "Violenza come metodo di lotta politica"

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Dopo gli scontri tra manifestanti di sinistra e la polizia a Bologna sono apparsi nuovi inquietanti manifesti che annunciano per il 15 novembre un No Meloni Day atto II, una sorta di continuazione dei cortei di un mese fa. A firmarlo è l'organizzazione comunista Cambiare rotta che dà appuntamento alle 10 in piazza Verdi per lo sciopero nazionale studentesco. Inquietante la scelta grafica: sul manifesto i volti della premier Giorgia Meloni e della ministra per l'Università e la ricerca Anna Maria Bernini appaiono macchiati di rosso, come colpiti da mani grondanti sangue.

 

Il ministro dell'Istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, sui social ha rilanciato l'articolo de Il Tempo sui manifesti choc di Bologna condannando l'ennesimo messaggio d'odio, e denunciando il silenzio della sinistra sulla violenza di piazza. "Il manifesto con mani insanguinate sopra i volti di Giorgia Meloni Anna Maria Bernini è un ulteriore passo verso forme di lotta politica che usano l'insulto, la minaccia, la violenza come metodo"; scrive su X il ministro. "Desta preoccupazione che tali forme di lotta non trovino adeguata e ferma condanna da parte di tutte le forze politiche", conclude Valditara.

 

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