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Cinecittà, il documento-verità sulla gestione Maccanico: a quando risalgono le perdite
Una nota di credito, a cui Il Tempo ha avuto accesso, fornisce nuovi elementi sulla gestione di Cinecittà da parte di Nicola Maccanico. Il manager, che si è dimesso da Cinecittà S.p.A. il 25 giugno 2024, nella sua lettera di dimissioni aveva sostenuto di aver lasciato una società con un patrimonio netto incrementato di 1,2 milioni di euro. I numeri dicono altro. Prima delle sue dimissioni, ossia al 31 marzo 2024, la società simbolo del cinema italiano aveva già maturato perdite per oltre 6,5 milioni di euro, come risulta dal bilancio trimestrale predisposto (a fini interni della società) il 23 aprile 2024 da Cinecittà sotto la direzione dello stesso Maccanico.
Dal documento si evince che Cinecittà aveva emesso una nota di credito nei confronti della società di produzione Fremantle di 2,4 milioni di euro. Ebbene, sommando la perdita già emersa al 31 marzo 2024 con quella conseguente alla nota di credito che pubblichiamo (in realtà di competenza addirittura del 2023 e non del 2024), Cinecittà aveva maturato oltre 9 milioni di euro di perdite. La società, quindi, non si trovava in una condizione di aumento del patrimonio netto ma nella condizione opposta rispetto a quella rappresentata da Maccanico al momento della propria uscita dalla società.