l'esperto
Influenza australiana, Bassetti: "Sono solo virus stagionali". Ecco i sintomi spia
Quando la stagione autunnale arriva, si torna a parlare di influenza. «Primi casi di influenza in Lombardia» e non solo. «Sta arrivando quella che qualcuno chiama australiana. Ma perché Australiana? Solo perché in Australia hanno l’inverno prima di noi?». Non chiamiamola così, è il messaggio dell’infettivologo Matteo Bassetti. Sono semplicemente «i virus stagionali». Nello specifico si parla «dell’H3N2, che non è un virus che si è visto solo in Australia. C’è sempre stato l’H3N2» nella famiglia dei patogeni invernali che in tutto il mondo sono in azione, «tant’è vero che l’H3N2 è contenuto anche nel vaccino che c’era anche negli altri anni», evidenzia all’Adnkronos Salute.
Leggi anche: Influenza, come prevenirla. l'importanza del vaccino somministrato dal personale specializzato
«Perché in Australia abbiamo dati più approfonditi e aggiornati? Perché hanno un sistema di rilevazione, di tracciamento, e anche epidemiologico migliore rispetto ad altri Paesi del mondo - spiega l’esperto - Quindi prendiamo spunto da lì per vedere com’è andata la stagione influenzale». E precedendoci nell’inverno, «qualcuno ha ribattezzato l’influenza ’australiana'. Ma dal punto di vista scientifico non si chiama così». Il virus a cui si fa riferimento in questi giorni quando si usa questo ’nickname' resta il solito «H3N2, ed è uno dei virus che causa l’influenza», precisa. «Dopodiché, va detto che l’influenza è arrivata più o meno come l’anno scorso», cioè «ha anticipato abbastanza anche rispetto a quello che avveniva nel passato. E c’è ancora molta gente che non ha fatto la vaccinazione, perché molte Regioni non sono ancora completamente partite, quindi bisogna continuare», esorta il direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova.
Il tuo browser non supporta il tag iframe
L’esperto, in un post su Facebook, offre anche qualche consiglio su come riconoscere l’influenza. Distinguerla da altri virus respiratori «non è semplice - ammette - I sintomi dell’influenza vera e propria, che possono durare per più di una settimana, sono caratterizzati da febbre alta oltre i 38 gradi, che insorge repentinamente; almeno un sintomo respiratorio come tosse, naso che cola e occhi arrossati; e almeno un sintomo generale come per esempio dolori muscolari e articolari, mal di testa, affaticamento, ma anche nausea e diarrea. Per i bambini più facile diarrea, vomito e nausea». Come affrontarla? «Fondamentale non usare antibiotici e imbottirsi di farmaci».