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Quarto Grado, "fate una perizia a Turetta". Abbate spiazza tutti, la reazione di Nuzzi

Filippo Turetta imputato per l'omicidio di Giulia Cecchettin risponde alle domande del pm Andrea Petroni. Il 21enne veneto è reo confesso, ma il punto che può far sterzare la storia del processo verso l'ergastolo o una pena più lieve è quello della premeditazione. Vari passaggi dell'interrogatorio di Turetta sono stati mandanti in onda a Quarto Grado, il programma condotto da Gianluigi Nuzzi su Rete 4 che fin dalla scomparsa di Giulia, rapita e poi uccisa dall'ex fidanzato, ha seguito la vicenda. Il pm lo incalza su quanto scritto in una lista, una sorta di piano d’azione che realizza a partire da inizio novembre. In particolare la lista delle cose acquistate prima del sequestro: tre scotch per legarla e impedirle di urlare, mappe per scappare e disfarsi del corpo, i grandi sacchi di plastica. "Ho ipotizzato di rapirla in macchina, di allontanarci insieme verso una località isolata per stare più tempo insieme... poi aggredirla, togliere la vita a lei e poi a me". Una sorta di piano che includeva il delitto. Ma in altri passaggi Turetta afferma di aver agito per rabbia, di impulso. 

 

Il conduttore fa notare una frase in particolare nella lunga deposizione di Turetta: "C'è un avverbio che mi ha colpito... 'le ho fatto inevitabilmente del male', quindi era tutto premeditato a questo punto. Lo ha confessato". Carmelo Abbate, giornalista e ospite fisso del programma, non è d'accordo. "Io mi auguro che la Corte d'Assise disponga una perizia - afferma - per favore fate una perizia a questo ragazzo, se dobbiamo dare un ergastolo a un ragazzo di 20 anni almeno sappiamo a chi lo stiamo dando". Ragionamento che provoca la reazione di Nuzzi: "L'ergastolo si dà sull'anagrafe? O sulla brutalità e la inutilità di un delitto?". Abbate argomenta: "Guardando la postura, lo sguardo, la timidezza, la fragilità... La perizia non è una fuga dalla responsabilità, significa un supplemento di natura clinica per capire almeno a chi stiamo dando l'ergastolo". Tesi che il conduttore respinge con forza.