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Test Medicina addio: valutazione studenti dopo semestre. Resta il numero chiuso

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Test di ingresso a Medicina addio: via i quiz, via la corsa contro il tempo per rispondere bene alle domande, il primo semestre sarà libero: chiunque voglia diventare medico potrà frequentare i corsi delle materie di area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria che siano sia propedeutiche sia professionalizzanti. Arriva il via libera dalla Settima commissione in Senato al disegno di legge delega che rivede le modalità di accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia, odontoiatria e protesi dentaria e medicina veterinaria. "Ora acceso libero ai corsi di laurea: è un passo storico", ha commentato la ministra dell'Università e della ricerca, Anna Maria Bernini. Con il nuovo sistema non sparirà il numero chiuso: i posti a disposizione, come ha spiegato Francesco Zaffini, presidente della Commissione Sanità al Senato, verrà ampliato fino a 25mila. La selezione avverrà dopo il semestre comune e 'libero': gli studenti dovranno sostenere gli esami e avere conseguito tutti i crediti formativi universitari, i Cfu, richiesti. Il superamento degli esami e i Cfu serviranno per entrare a far parte di una graduatoria di merito nazionale. 

 

 

Nel caso di mancata ammissione alle facoltà di medicina, agli studenti deve essere garantito il riconoscimento dei crediti formativi conseguiti e relativi alle "discipline qualificanti comuni", così da permettere il proseguimento del percorso universitario in un diverso corso di studi dell'area biomedica, sanitaria, farmaceutica e veterinaria, "anche in sovrannumero" e "rendendo obbligatoria e gratuita la doppia iscrizione limitatamente al primo semestre". Gli studenti dovranno indicare, al momento dell'iscrizione al semestre comune, una seconda scelta per la facoltà in caso di mancata ammissione a medicina. 

 

 

Il testo prevede anche l'introduzione di un sistema di monitoraggio dei fabbisogni del personale del Ssn, in collaborazione con il Ministero della Salute, sentita la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano per "intervenire a sostegno degli ambiti di specializzazione in cui si registrano le eventuali carenze". Per i ragazzi delle superiori che aspirano a diventare medici, saranno promossi, "senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica", percorsi "extracurriculari di formazione e di preparazione" anche in collaborazione con le università, cui possano accedere gli studenti e i diplomati delle scuole secondarie di secondo grado. Attività che, viene evidenziato nel testo, non contribuiranno ai crediti necessari per l'esame di Stato.

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