sopravvissuti dell'atomica

Nobel per la Pace a Nihon Hidankyo, l'ong giapponese contro le armi nucleari

In un anno caratterizzato da guerre e conflitti il comitato per il Nobel ha deciso di puntare su chi si batte contro l’uso delle armi atomiche. Da Oslo il giovane presidente Jorgen Watne Frydnes ha annunciato la decisione: è stata scelta l’organizzazione giapponese Nihon Hidankyo, fondata dai sopravvissuti alle bombe atomiche sganciate alla fine della Seconda Guerra Mondiale su Hiroshima e Nagasaki, noto anche come Hibakusha.

La motivazione, «i suoi sforzi per realizzare un mondo libero dalle armi nucleari e per aver dimostrato attraverso le testimonianze che le armi nucleari non devono mai più essere utilizzate». I conflitti più recenti, ha spiegato il presidente del Comitato di Oslo, hanno messo «sotto pressione» in modo «allarmante» quello che ha definito «il tabù sull’uso delle armi nucleari». Dopo gli attacchi atomici dell’agosto 1945, proprio dal Giappone è nato questo movimento globale i cui membri hanno lavorato instancabilmente per aumentare la consapevolezza sulle catastrofiche conseguenze umanitarie dell’uso di armi nucleari. Gradualmente, si è sviluppata una potente norma internazionale, che stigmatizza l’uso di armi nucleari come moralmente inaccettabile. Questa norma è diventata nota come «il tabù nucleare», si legge nelle motivazioni del Premio.

La testimonianza degli Hibakusha, i sopravvissuti di Hiroshima e Nagasaki, è unica nel contesto della lotta contro l’uso di armi nucleari, secondo il Comitato per il Nobel. Si tratta infatti di «testimoni storici» che «hanno contribuito a generare e consolidare un’opposizione diffusa alle armi nucleari in tutto il mondo attingendo a storie personali, creando campagne educative basate sulla propria esperienza e diffondendo urgenti avvertimenti contro la diffusione e l’uso di armi nucleari. Gli Hibakusha ci aiutano a descrivere l’indescrivibile, a pensare l’impensabile e in qualche modo a comprendere l’incomprensibile dolore e la sofferenza causati dalle armi nucleari», prosegue la motivazione del premio.

Il Comitato norvegese per il Nobel ha voluto sottolineare «un fatto incoraggiante: nessuna arma nucleare è stata utilizzata in guerra negli ultimi 80 anni. Gli straordinari sforzi di Nihon Hidankyo e di altri rappresentanti degli Hibakusha hanno contribuito notevolmente all’istituzione del tabù nucleare. È quindi allarmante che oggi questo tabù contro l’uso di armi nucleari sia sotto pressione». Come evidenzia il Comitato, «le potenze nucleari stanno modernizzando e potenziando i loro arsenali; nuovi paesi sembrano prepararsi ad acquisire armi nucleari; viene minacciato l’uso di armi nucleari nelle guerre in corso. In questo momento della storia umana, vale la pena ricordare a noi stessi cosa sono le armi nucleari: le armi più distruttive che il mondo abbia mai visto».