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Israele contro i caschi blu, Camporini avverte: "Problema molto serio"

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Caschi blu sotto tiro. L'attacco da parte di Israele al comando e alle basi dell'Uifil in Libano, dove ci sono anche militari italiani, ha provocato la reazione indignata dell'Italia. Nessun militare italiano è rimasto ferito ma "ma la cosa è francamente irrilevante, la nazionalità dei soldati e rilevante, qui stiamo parlando delle Nazioni Unite e i militari che sono lì sono militari che rappresentano la comunità internazionale", mette in chiaro il generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato maggiore della Difesa nel corso della puntata di venerdì 11 ottobre di Omnibus, su La7. 

 

"Se ci sono delle critiche da fare alle decisioni delle Nazioni unite è un discorso completamente diverso, che esula da quello che accade sul terreno - spiega Camporini - e sul terreno queste forze sono assolutamente Intoccabili. quindi non c'è nessuna possibilità di trovare delle giustificazioni e quello che è accaduto". Ma perché Israele ha attaccato i caschi blu? "Quello che io mi auguro è che si sia trattato di una iniziativa locale di un comandante e che non corrisponda a una strategia decida dello Stato maggiore israeliano - commenta l'alto ufficiale - Purtroppo quando si combattono le guerre spesso sul terreno uno prende delle iniziative perché ritiene che sia necessario anche se non ha delle direttive precise". In caso contrario, "se c'è invece una volontà israeliana di sradicare Unifil, allora veramente c'è un problema politico molto serio che deve essere affrontato e superato", conclude il generale 

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