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Conti correnti spiati, il bancario: "Ho fatto tutto da solo". Cosa non torna

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Un Paese di spiati, con i politici di centrodestra nel mirino degli spioni: ma per conto di chi? L'ennesimo caso è quello che emerge dalla Puglia, in virtù dell'inchiesta che coinvolge l'ex bancario Vincenzo Coviello, 52 anni, di Bitonto ma in servizio a Bisceglie. L’ex dipendente di Intesa Sanpaolo indagato per accessi abusivi  ai conti correnti di vip, politici sorpattutto di centrodestra, ufficiali dell’Arma e della Finanza, giornalisti come Andrea Giambruno, ex compagno della premier Giorgia Meloni, alti prelati del Vaticano. Oltre seimila accessi in più di due anni. Tra gli spiati oltre a Meloni, la sorella Arianna e Ignazio La Russa, anche Guido Crosetto e sua moglie Graziana Saponaro, Alessandro Di Battista, Luigi Di Maio, Raffaele Fitto, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Francesco Totti, Al Bano, Luisa Ranieri, Domenico Arcuri, Giuliano Amato, Paola Egonu, Carlo Calenda, Paolo Bonolis, Massimo D’Alema, Zucchero Fornaciari, John e Lapo Elkann,  Marina e Pier Silvio Berlusconi, Marta Fascina... 

 

Coviello ai pm della Procura di Bari ha detto che ha agito per "curiosità" e si è difeso affermando: "Ho fatto tutto da solo, e comunque non ho mai scaricato documenti", è la frase riportata dal Corrierre della sera, "sono un maniaco del controllo". Tuttavia impressiona la mole di informazioni visionate. Tra il 21 febbraio 2022 e il 24 aprile 2024 l'ormai ex bancario ha effettuato "un totale di 6.637 accessi abusivi ai dati di 3.572 clienti portafogliati a 679 filiali del gruppo bancario Intesa Sanpaolo". L'ipotesi degli inquirenti, riporta Repubblica, è che l'accesso abusivo avvenisse "per procurare a sé o ad altri, attraverso la consultazione di quei dati, notizie che, nell'interesse della sicurezza dello Stato o, comunque, nell'interesse politico interno o internazionale, dello Stato dovevano rimanere segrete".

 

L'inchiesta di cui per primo ha dato notizia il Domani segue quella di Striano & co. sulle banche dati dell'Antimafia e contribuisce a delineare scenari inquietanti. Il presidente del Senato La Russa, anche lui "attenzionato" da Coviello, dice al Foglio che c’è una regia politica: "Quando c’è un governo con un forte consenso, molto riconosciuto e ben voluto dagli italiani, chi non ha idee per contrastarlo si attacca a queste cose. Bussa a tutte le porte pur di riuscire nel suo intento. Credo che dietro queste vicende ci sia un problema di etica da non sottovalutare. È strano che al centro di questi dossieraggi ci sia sempre il centrodestra, no?". 

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