aveva 28 anni
Sammy Basso, che cos'è la progeria che provoca l'invecchiamento precoce
La morte a 28 anni di Sammy Basso, il fondatore nel 2005 dell’Associazione Italiana Progeria, a sua volta affetto dalla patologia che causa l’invecchiamento precoce, ha provocato tante reazioni cariche di affetto e riconoscenza. «Un pensiero affettuoso e commosso per Sammy Basso, che ci ha lasciati a soli 28 anni. Grazie al suo coraggio e alla sua determinazione, ha fatto conoscere al mondo la progeria, diventando un esempio di forza e speranza. Il suo impegno per la ricerca e la sua testimonianza rimarranno per sempre un patrimonio prezioso per tutti noi», scrive su Fb il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli. «Il dolore per la perdita di Sammy Basso è enorme. Sammy era un amico, una persona dal cuore d’oro, uno studioso appassionato dalla determinazione incrollabile che ha trasformato la sua malattia in spinta a lavorare per la sensibilizzazione, la divulgazione e la ricerca, sostenuta concretamente anche tramite l’attività della sua associazione. È stato un onore averlo conosciuto», ha dichiarato il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.
A diffondere la notizia della scomparsa è stata proprio l’associazione nata per promuovere la ricerca contro la malattia, la sindrome di Hutchinson-Gilford. Nato a Schio l’1 dicembre 1995 Sammy Basso è stato un biologo, scrittore e attivista. Nel 2018 si è laureato con 110 e lode in scienze naturali con indirizzo biologico molecolare all’Università di Padova presentando una tesi dedicata all’esistenza di terapie per rallentare il decorso della propria patologia. «Oggi la nostra luce, la nostra guida, si è spenta. Grazie Sammy per averci reso partecipi di questa vita meravigliosa» ha scritto sui social lo staff della onlus fondata da Basso. «Ci stringiamo attorno alla famiglia e agli amici nel rispetto del dolore in questo delicato momento di lutto».
La progeria gli diagnosticata a due anni e qualche mese. Con i suoi genitori ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso, del quale è testimone dall’età di dieci anni. Nel 2007 entra a far parte del primo gruppo di studio del clinical trial con Lonafarnib della PRF (Progeria Research Foundation).
Basso era noto per le tante apparizioni televisive e interviste che faceva per sensibilizzare sull’attività dell’associazione e della malattia che lo aveva colpito. L’Italia lo conobbe dopo la messa in onda del docu-film National Geographic intitolato «Il Viaggio di Sammy», che racconta il suo viaggio lungo la Route 66, negli USA, da Chicago a Los Angeles, con i genitori e uno dei suoi migliori amici, Riccardo. Laureato in Scienze Naturali all’università di Padova, con una tesi volta a dimostrare la possibilità di curare la progeria con l’ingegneria genetica, si è sottoposto a intervento per la sostituzione della valvola aortica ed è stato nominato nel 2019, Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2021 si era specializzato in Molecular Biology laureandosi poi all’Università degli Studi di Padova con una tesi sulla correlazione tra Progeria e infiammazione. Basso era il portavoce dell’associazione e lavorava con la PRF anche come International Ambassador.
La progeria è una malattia generica rara che causa l'invecchiamento precoce del corpo ma non altera la mente. Causa malattie tipiche degli anziani e porta ci ne è affetto a una morte precoce. I nati con progeria tipicamente hanno un'aspettativa di vita sui vent'anni. Basso, che ne aveva 28, secondo quanto riportato è morto a seguito di un malore che lo ha colpito mentre era a cena con familiari e amici in un ristorante del trevigiano. Si è sentito male all'improvviso, i medici del 118 hanno tentato di rianimarlo ma non c'è stato nulla da fare.