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Pd, arrestato Franco Alfieri. Le fritture, De Luca e la "clientela scientifica": chi è

Terremoto nella politica campana. Franco Alfieri, sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno, è stato arrestato. La Guardia di Finanza ha dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali e reali nei confronti dell’esponente del Pd e di altri cinque indagati. Contestati i reati di turbata libertà degli incanti e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio.

Soprannominato "re delle fritture", Alfieri è un "collezionista" di record. Politico di lungo corso e fedelissimo di Vincenzo De Luca, governatore campano, è al momento l’unico a essere stato sindaco di tre diversi Comuni: Torchiara, Agropoli e Capaccio Paestum. La sua "fama" arriva con la campagna per il referendum costituzionale promosso e voluto dall’allora premier Matteo Renzi, la riforma Renzi-Boschi. Il 15 novembre 2016, De Luca convocò oltre 300 amministratori locali in un albergo di Napoli, il Ramada, per spiegare le ragioni del ’Sì’ (il 4 dicembre, alle urne vinse il ’No').

In quella circostanza, De Luca disse: «Prendiamo Franco Alfieri, notoriamente clientelare. Come sa fare lui la clientela lo sappiamo. Una clientela organizzata, scientifica, razionale come Cristo comanda. Che cosa bella». E poco più avanti, dopo applausi e risa dei 300 presenti: «Ecco: l’impegno di Alfieri sarà di portare a votare la metà dei suoi concittadini, 4mila persone su 8mila. Li voglio vedere in blocco, armati, con le bandiere andare alle urne a votare il ’Sì’». Poi, rivolto direttamente ad Alfieri: «Franco, vedi tu come devi fare, offri una frittura di pesce, portali sulle barche sugli yacht, fai come vuoi tu, ma non venire qua con un voto in meno di quelli che hai promesso».

Un audio registrato e diffuso che valse ad Alfieri il titolo di ’re delle fritture. Quella registrazione fu acquisita dalla Procura di Napoli che aprì un fascicolo con l’ipotesi di presunte istigazioni al voto di scambio. L’indagine, in seguito fu archiviata. Nel 2019, Alfieri viene eletto sindaco di Capaccio Paestum. In ’onore' di quella vittoria, nelle strade della cittadina cilentana, ci fu un corteo di ambulanze per festeggiare la sua elezione. Quando divenne chiaro che sarebbe stato primo cittadino di Capaccio Paestum, le ambulanze, «a sirene spiegate», come ebbero modo di ’denunciare' i grillini del Movimento 5 Stelle, invasero le strade. Più di recente, Alfieri ha sposato la battaglia contro l’autonomia differenziata.