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Chiara Petrolini, il fidanzato rompe il silenzio: "Voglio riconoscere i bambini"

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Si dice "frastornato", come se fosse "finito in un film terribile" il fidanzato, ormai ex, di Chiara Petrolini, la ragazza che ha seppellito nel giardino di casa a Traversetolo, Parma, i corpi dei suoi due figli neonati, e che pertanto è indagata per omicidio e soppressione di cadavere. "Appena le procedure lo permetteranno vorrei riconoscere i miei bambini, dargli un nome e organizzare una cerimonia", dice il ragazzo - padre biologico dei bambini - alla Gazzetta di Parma attraverso il suo avvocato, Monica Moschioni. Samiel, questo il suo nome, afferma: "Non ho ancora realizzato cosa sia successo. E soprattutto non so più chi ho conosciuto, chi era Chiara"

 

Il legale che lo rappresenta spiega che il ragazzo "in questo momento ha solo bisogno di un momento di tranquillità" e afferma di non poter rispondere alle domande sulle indagini, anche perché in questa fase non ha accesso ad atti. Il giovane ha comunicato alle autorità la volontà di riconoscere i bambini in caso di formale conferma della paternità.

 

"Non abbiamo ancora ricevuto una copia dell’ordinanza, non abbiamo ancora un documento che definisca in modo ufficiale che è il padre dei due bambini", afferma Moschioni. Per quanto riguarda l'iscrizione all'anagrafe dei due piccoli deceduti, la Procura di Parma invierà una comunicazione al comune di Traversetolo che farà partire l’iter della registrazione di nascita e morte, con contestuale scelta dei nomi. Se non saranno decisi di comune accordo dalle due famiglie, la decisione ricadrà sulla Procura.  Giovedì, intanto, Chiara Petrolini sarà interrogata. È concreta l'ipotesi che possa avvalersi della facoltà di non rispondere.

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