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Chiara Petrolini, cosa non torna. Il racconto del vicino prima dei ritrovamenti

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Una vicenda drammatica e agghiaiante, in cui sono diversi i punti ancora oscuri. Chiara Petrolini, la 21enne di Traversetolo (Parma) madre dei due neonati trovati sepolti nel giardino della villetta in cui abita con i genitori, li dovrà spiegare durante l'interrogatorio di garanzia fissato per giovedì 26 settembre. A partire dalle due gravidanze che, a quanto pare, sono state nascoste a tutti, a partire dai genitori e dal fidanzato. È accusata di omicidio premeditato e soppressione di cadavere. Non è ancora chiaro, tuttavia, se Chiara si avvarrà della facoltà di non rispondere. Secondo il Corriere dlela sera è possibile che la difesa chieda una perizia psichiatrica.

 

 

Secondo la Procura il padre e la madre di Chiara non erano a conoscenza della gravidanza. Lo dimostrerebbe un’intercettazione in cui la mamma chiede alla figlia, per giustificare il sangue trovato dopo il parto del 7 agosto: "Anche l’emorragia dell’anno scorso era conseguenza di un parto?". Il 7 agosto i genitori non fanno troppe domande e il padre si accontenta delle spiegazioni della figlia che parla di "ciclo abbondante". In qualto al movente, la giovane ha detto agli inquirenti di temere "il giudizio dei miei genitori e del mio ragazzo". Affermazioni ed evidenze che non sembrano soddisfare a pieno tutti gli interrogativi. Ha fatto tutto da sola? Nessuno sapeva? Perché due volte? Perché nascondere i corpicini a pochi metri da casa?

 

In questo contesto, ancora nebuloso, Repubblica riporta la testimonianza di un vicino di casa risalente a prima che venissero trovati i primi resti. "A un certo punto volevo tagliare la siepe perché era troppo alta", racconta l'uomo, ma il vicino - il padre di Chiara - non era d'accordo. "Mi ha detto che si era appena operato di ernia. Allora — continua — gli ho detto che lo avrei fatto io ma lui si è rabbuiato". 

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