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Traversetolo, tutte le bugie di Chiara ai genitori. L'intercettazione li scagiona

Alice Antico
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Nella vicenda di Chiara Petrolini, ci sono dei dettagli che non tornano. Si tratta dall'inchiesta sui due bimbi trovati morti nel giardino della villetta a Vignale di Traversetolo di cui risulta indagata Chiara Petrolini, 22enne e madre dei due, con l’accusa di omicidio volontario premeditato e aggravato dalla parentela, per quanto riguarda il bimbo rinvenuto lo scorso 9 agosto, e di soppressione di cadavere per il piccolo nato a maggio del 2023. Eppure, per quanto riguarda il coinvolgimento dei genitori della 22enne, si parla ancora molto: anche se i due sarebbero ignari di tutto, stando alle ultime prove. 

 

 

A fugare ogni dubbio su un eventuale coinvolgimento dei genitori di Chiara, infatti, è stata un'intercettazione ambientale di una conversazione tra la ragazza e la madre. Dopo il ritrovamento del primo neonato e la figlia indagata, ha spiegato il procuratore Alfonso D'Avino, la madre avrebbe chiesto alla ragazza se "anche l'altra volta, con quella forte emorragia", era incinta. Insomma, il segno che la madre non poteva sapere di una gravidanza della figlia. Tuttavia Chiara ha negato la prima gravidanza, per poi ammettere al magistrato di aver già dato alla luce un neonato nel maggio dell'anno scorso, partorendo in casa da sola, il 12 di quel mese, mentre i genitori si trovavano al saggio di pianoforte del fratello. A convincere ulteriormente la procura dell'estraneità dei genitori è anche un altro episodio legato al secondo parto. Pare infatti che la mattina del 7 agosto 2024, il padre di Chiara avesse notato alcune tracce di sangue su un paio di tappetini e i rubinetti in bagno. Chiara, a quel punto, si sarebbe giustificata spiegando di avere un ciclo abbondante.

 

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