l'analisi della criminologa

Neonati sepolti, Bruzzone: "Chiara determinata, stesso disegno criminale"

La storia di Chiara Pretolini, la 21enne ora agli arresti domiciliari e accusata di aver ucciso entrambi i neonati ritrovati nel giardino della villetta a Traversetolo, in provincia di Parma, e partoriti a distanza di un anno l'uno dall'altro, sta catalizzando l'attenzione di molti e scuotendo l'intero Paese. A Quarto Grado, il programma che si occupa di casi di cronaca cercando di offrire corrette analisi e ricostruzioni, se ne è discusso. Ospite in collegamento, Roberta Bruzzone ha cercato di tracciare un profilo della ragazza e di rimettere insieme i pezzi per spiegare che cosa potrebbe essere accaduto. "Tutte le ricerche che sono state documentate sembrerebbero andare nella direzione di azioni compiute in assoluta autonomia e nel segreto più totale", ha detto la criminologa. 

 

 

Il possibile coinvolgimento di altri, quindi, sembra un'ipotesi sempre meno percorribile. Chiara "è stata molto abile e determinata nel disegno criminale per ripetere la seconda volta quanto già accaduto la prima volta. Il bambino muore per shock emorragico. Lo ha lasciato dissanguare fino alla morte. Poi è andata in giardino con l'intento di ripetere quanto compiuto precedentemente", ha scandito l'esperta. Maggiori dettagli emergeranno forse giovedì 26 settembre, giorno in cui è stato fissato l’interrogatorio di garanzia di Chiara Petrolini davanti al Gip del tribunale di Parma.