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Eredità Agnelli, sequestro preventivo di 75 milioni ai fratelli Elkann: "Frode fiscale e truffa"

Rita Cavallaro

Frode fiscale e truffa ai danni dello Stato. Sono le pesanti accuse nei confronti dei fratelli John, Lapo e Ginevra Elkann, ma anche del presidente della Juventus Gianluca Ferrero (storico commercialista della famiglia Agnelli/Elkann) e di Urs Robert Von Grunigen. La Guardia di Finanza di Torino ha sequestrato agli indagati 74,8 milioni di euro, tra disponibilità finanziarie, beni mobili e immobili.

Nel decreto di sequestro, disposto dal gip su richiesta della Procura torinese, sono delineate le complesse e articolate indagini riguardanti la questione della successione ereditaria, che si era aperta alla morte, nel febbraio 2019, di Marella Caracciolo, la nonna degli Elkann. Da lì erano scaturite pesanti controversie tra Margherita Agnelli e i suoi figli John, Lapo e Ginevra.

Le attività investigative, svolte nel corso di quel procedimento penale, hanno permesso ai finanzieri di confermare l'ipotesi accusatoria della fittizia residenza estera di Caracciolo, fissata in Svizzera, e dell'esistenza di un disegno criminoso volto a sottrarre il suo ingente patrimonio, anche attraverso disposizioni impartite dai più stretti collaboratori italiani della famiglia a un family banker svizzero, il quale provvedeva a tutte le incombenze sul territorio elvetico, come il ritiro della posta. Gli investigatori hanno certificato che la Caracciolo, almeno dal 2010, risiedeva effettivamente in Italia e hanno proceduto alla qualificazione dei redditi non dichiarati al Fisco. Ora per gli Elkann l'accusa è di aver frodato lo Stato italiano.