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Stefano Bandecchi, chiusa l'indagine: "Unicusano ha evaso 20 milioni"

Quella strana coincidenza dell'accusa subito dopo l'accordo politico con Fratelli d'Italia

Augusto Parboni
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Imposte non versate da UniCusano, chiuse le indagini sull’amministratore dell’università Stefano Bandecchi e altri tre indagati. La procura di Roma ha dunque messo la parola fine all’inchiesta sulle presunte imposte sui redditi (Ires) che non sarebbero state versate dall’Ateneo telematico dal 2016 al 2021, pari a circa 20 milioni. Un atto giudiziario che arriva, sicuramente è una coincidenza, a 24 ore dall’accordo che Bandecchi (Alternativa Popolare) ha raggiunto con il centrodestra.

Nelle otto pagine di conclusione indagini, gli inquirenti elencano le presunte evasioni da parte dell’università degli studi Niccolò Cusano telematica. Per quanto riguarda, ad esempio, l’anno 2016, la procura scrive che «al fine di evadere l’imposta sul reddito delle società omettevano di indicare nella dichiarazione Ires 2017 per l’anno di imposta 2016 elementi imponibili pari a 9.826.648 milioni, di fatto evadendo un’Ires complessiva pari a 2.358.395 euro avvalendosi dell’illecita fruizione dell’agevolazione fiscale prevista dall’articolo 74 Tuir da interpretarsi alla luce della previsione dell’articolo 1 comma 721 Legge 160/2019, da cui conseguiva l’indebita esenzione della suddetta imposta in luogo dell’applicazione dell’aliquota Ires del 24% con superamento delle previste soglie di punibilità».

Un capo d’imputazione che i pm lo ripetono anche per gli anni successivi, arrivando a una presunta evasione d’imposta di circa 20 milioni di euro. Per l’anno 2017, la procura contesta un’evasione di 2.908.702 milioni, per il 2018 invece 3.932.072 milioni, per l’anno 2020 5.963.524 milioni di euro e per l’anno successivo infine 2.653732 milioni. Proprio ieri Stefanbo Bandecchi ha commentato l’accordo con il centrodestra: «Lo stimolo a portare il nostro contributo alla prossima tornata elettorale in Umbria è arrivato proprio dal centrodestra in seguito al cui accordo ho ufficializzato il ritiro della mia candidatura a Presidente della Regione. Del resto, lo ricordo, sono stato per molti anni militante di FI accanto a Silvio Berlusconi, poi le nostre strade si sono divise essendo lui più di destra e io più centrista. E da centristi porteremo le nostre idee, i nostri principi e le nostre visioni nella destra, che a maggior ragione potrà ora definirsi centro d estra», ha detto il leader di Alternativa Popolare. E ancora: «Voglio sottolineare che non ci siamo fusi, data la differenza tra noi e gli altri partiti dello schieramento - ha proseguito Bandecchi semplicemente condividiamo idee per raggiungere insieme una posizione finale: questa è la democrazia liberale del centrodestra. Saremo, in sostanza, la sinistra del centrodestra e opereremo in sinergia».

E alla domanda se il centro avrà mai autonomia politica, il leader diAlternativa Popolare ha risposto «sogno che gli estremismi tanto di destra quanto di sinistra scompaiano. Come De Gasperi, sono per l’equilibrio». Infine, sulla magistratura e il caso Salvini «sta diventando troppo aggressiva». E ora Bandecchi dovrà difendersi dalle accuse della procura di Roma, che con la conclusione indagini tra 20 giorni potrebbe chiedere il suo rinvio a giudizio.

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