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Giulia Cecchettin, lunedì inizia il processo a Filippo Turetta. Con un colpo di scena

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Filippo Turetta, in carcere con l’accusa di aver ucciso l’ex fidanzata Giulia Cecchettin, non sarà in aula nella prima udienza del processo, fissata per lunedì 23 settembre, davanti ai giudici della corte d’Assise di Venezia. A comunicarlo è stato il suo legale, l’avvocato Giovanni Caruso, che ribadisce l’intenzione della difesa di non chiedere la perizia psichiatrica per lo studente di 22 anni che rischia l’ergastolo.

 

 

Con l’uscita di scena dell’imputato che resterà dietro le sbarre della sua cella a Verona, il caso di cronaca recente più seguito dai media rischia di diventare quello con meno appeal sul fronte giudiziario. Il processo davanti alla corte d’Assise, presieduta dal giudice Stefano Manduzio, si celebrerà in una piccola aula - capace di accogliere venti giornalisti accreditati e le sole telecamere della Rai (che trasmetterà il contenuto alle altre tv) - e si preannuncia breve: una trentina la lista testi del pm di Venezia Andrea Petroni tra parenti e familiari di Giulia Cecchettin, mentre per la difesa ci sarà solo il medico legale. Una sorta di ritorno al rito ’abbreviata’ a cui Turetta non può accedere dovendo rispondere di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, dalla crudeltà (75 le ferite trovate sul corpo) e di occultamento di cadavere per il delitto dell’ex fidanzata avvenuto la notte dello scorso 11 novembre.

 

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