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Treviso, Susanna e la figlia trovate abbracciate: la lettera di addio poi il dramma

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 È stato l’elicottero dei Vigili del fuoco impegnato nelle ricerche con Polizia, Carabinieri e Protezione civile a individuare stamane verso le 10, su un isolotto sul greto del Piave, nella zona di Covolo di Pederobba (Treviso) i corpi di Susanna Recchia, la 45enne di Miane scomparsa da casa venerdì sera con la figlioletta di tre anni. La donna e la sua bambina si sono fatte travolgere dal fiume rimanendo abbracciate. Ieri sera verso le 18 era stata ritrovata l’auto della donna all’altezza del ponte di Vidor, poco distante, e le ricerche si erano quindi concentrate per tutta la notte lungo il fiume, non distante dalla zona in cui fu ritrovato il corpo di Alex Marangon. 

 

 

Secondo quanto si apprende da fonti investigative, non ci sarebbero dubbi che sia stato un forte stato di malessere interiore quello che ha portato la 45enne a togliersi la vita insieme alla figlioletta di tre anni sofferente di epilessia. La conferma delle sue intenzioni arriverebbe anche dalla lettera scritta dalla donna in cinque pagine lasciata in casa prima di scomparire venerdì sera. Quando poi sabato mattina l’ex compagno si è presentato per prendere la figlia non ha trovato né lei, né la piccola. All’origine del gesto estremo della donna ci sarebbe la prostrazione per una serie di fallimenti sentimentali: la donna aveva infatti altri due figli da una precedente relazione e la fine dell’ultima avrebbe aggravato la situazione. Inoltre pare abbia avuto un certo peso anche un grave incidente stradale in cui la donna perse una cara amica che sedeva accanto a lei in auto. 

 

 

"La peggiore delle ipotesi si è purtroppo avverata, riempiendoci di tristezza: i corpi di Susanna Recchia e della sua bambina di tre anni sono stati rinvenuti su un isolotto nel fiume Piave, a circa due chilometri dal ponte di Vidor", ha scritto su facebook Luca Zaia presidente della Regione Veneto. "Le ricerche della donna, 45 anni, residente a Miane, e della sua figlioletta erano iniziate subito dopo l’allarme lanciato dal compagno. L’auto era stata ritrovata sabato 14 settembre, alle ore 19, nei pressi del ponte di Vidor. Nonostante il calare della notte - aggiunge - i soccorritori non avevano mai interrotto le operazioni di ricerca nell’area circostante. Esprimo le mie condoglianze ai loro familiari e cari". 

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