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Open Arms, Bongiorno smaschera il giochino: chi sta processando davvero il pm

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Il Procuratore aggiunto di Palermo Marzia Sabella nel corso della requisitoria del processo a carico del ministro Matteo Salvini, accusato di sequestro di persona e di rifiuti di atto d’ufficio per la nave Open arms, afferma che "i diritti dell’uomo vengono prima della difesa dei confini". Il magistrato, in aula con i sostituti Calogero Ferrara e Giorgia Righi, ha poi parlato di un "iter criminoso" "non concedere il porto sicuro ai migranti", linea che viene contestata con forza dalla difesa di Salvini che nel 2019 era a capo del Viminale. "È una requisitoria un po' contraddittoria, direi, perché la premessa è ’non stiamo processando il governo' poi, però, finora ha detto che il decreto sicurezza bis ’è in contrasto con la Costituzione' e che ’non è accettabile prima redistribuire e poi sbarcare'. E che ’il tavolo tecnico è un tavolo che ribaltava dei principi fondamentali'", ha detto l’avvocata Giulia Bongiorno, legale dell'attuale ministro e vicepremier. Il pm "per ora sta parlando di linee di governo che lui contesta. Quindi, non c’è una condotta di Salvini sul banco degli imputati ma sul banco degli imputati c’è una linea politica", rimarca Bongiorno.

 

Insomma, "il pm sta procedendo a una requisitoria contro il decreto sicurezza bis, che è un atto del governo, contro la linea politica prima redistribuire e poi sbarcare. Ha proprio espresso un giudizio di grande contestazione di questa linea. Sapete perfettamente che anche in dichiarazioni pubbliche è stata una linea portata avanti da tutto il governo, anche dallo stesso premier di allora", ossia Giuseppe Conte, ha detto l'avvocato. Nel merito delle accuse, il legale ribadisce: "Nel caso Open Arms, a prescindere dalle anomalie della navigazione, dal fatto che c’erano rischi che vi fossero a bordo terroristi, sono state adottate tutte le misure per garantire la tutela e la protezione dei migranti".

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