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Boccia-Sangiuliano, ecco le trasferte sotto la lente della Corte dei Conti

Sono due le trasferte compiute dall'ex ministro Gennaro Sangiuliano e da Maria Rosaria Boccia su cui la Corte dei Conti vuole vederci chiaro e che presto potrebbero finire sotto la lente della Guardia di Finanza appena questa avrà ricevuto la delega. SI tratta dell'indagine vota a verificare gli eventuali costi sostenuti dalle casse pubbliche per i viaggi della donna la cui nomina a consigliera per i grandi eventi è stata stoppata. Sangiuliano come rimarcato nell'intervista al Tg1 sostiene che "neanche un euro" di soldi pubblici è stato speso per la 41enne di Pompei, che invece afferma il contrario.

Ne scrive il Corriere della sera secondo cui sotto la lente i sono una trasferta a Riva Ligure e una a Polignano. La prima è avvenuta per la rassegna "Sale in zucca", l'11 luglio, giorno del compleanno di Boccia: il sindaco ha detto di aver pagato lui le spese di trasporto e soggiorno su indicazione dell'allora numero uno del Mic. Il viaggio a Polignano è avvenuto il 13 luglio per la rassegna "Libro possibile": in questo caso gli organizzatori hanno messo in conto alla manifestazione biglietti aerei, tre stanze d'albergo e pasti. 

 

Sul fronte delle informazioni sul G7 della Cultura a Pompei condivise con Boccia è intervenuto il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi. "Voglio essere chiaro una volta per tutte: gli eventi a cui lei fa riferimento non hanno mai, per nulla, inciso sulle dinamiche della predisposizione dei sistemi di sicurezza. È stata una delle grandi articolazioni un po' fantasiose di quella vicenda", ha detto il titolare del Viminale rispondendo alla domanda di un cronista sulla sicurezza relativa alla tappa di Pompei del G7 Cultura. "I problemi di sicurezza del G7 di Napoli sono identici a quelli che possono esserci in un contesto come quello di Mirabella Eclano, nel senso che vanno create le opportune misure preventive", ha assicurato Piantedosi, al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica nel quale si è discusso dell’organizzazione del G7 degli Interni, in programma a inizio ottobre nel comune irpino. "Mai si è avuto timore - rimarca il ministro, tornando sul caso Sangiuliano-Boccia - non è successo nulla che potesse compromettere la cornice di sicurezza che sarà predisposta per l’occasione".