Lollobrigida, l'apiario del ministero "è tornato a vivere, pronti a difendere la biodiversità"
Un attacco di vespe e calabroni aveva causato lo sterminio delle api dell'alveare composto da tre arnie e allestito sulla terrazza romana della sede del Mesaf. "È vero, le api purtroppo non sono sopravvissute", ha commentato a caldo il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida via social, "ma la morte delle api è un fenomeno ciclico e naturale, che può verificarsi per molte ragioni. Non possiamo aspettarci che un progetto, anche valido come questo, sia immune alle leggi della natura". Ora le impollinatrici "tornano sul tetto del Ministero contribuendo alla biodiversità cittadina", ha annunciato il ministro.
Sterminate le 50mila api dell'alveare di Lollobrigida al ministero dell'Agricoltura
"Ringrazio la Fai, la Federazione italiana apicoltori per il supporto", ha detto Lollobrigida in un video pubblicato sul suo profilo Facebook che lo ritrae con il presidente della Fai Raffaele Cirone. "Da questa mattina dall’alba, con il presidente della Fai, stiamo dando vita nuovamente all’alveare. Questo apiario straordinario oggi è tornato a vivere", ha continuato il ministro. "Questo non è un problema degli alveari del Ministero dell’Agricoltura ma degli apicoltori italiani ed europei. Le api vanno reintegrate. Cominceremo un’opera di graduale sperimentazione di sistemi di difesa e di trappolaggio", ha spiegato Cirone. "Niente chimica, ma trappole che attirano i calabroni e li distruggono". "Lavoreremo per questo, per proteggere le nostre api", ha assicurato il ministro dell'Agricoltura. "Non demorderemo. Di fronte alle difficoltà si deve riuscire a trovare una soluzione e andare avanti. La nostra biodiversità va protetta".