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Lollobrigida, sterminate le 50mila api del suo alveare al ministero dell'Agricoltura

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Lo scorso 20 maggio, in occasione della Giornata mondiale delle api, il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, in un video pubblicato sul suo profilo social ufficiale, era stato ripreso sulla terrazza romana della sede del Mesaf dove, in collaborazione con la Federazione apicoltori italiani, aveva allestito un alveare composto da tre arnie. Il primo apiario urbano in Europa a essere ospitato in una sede istituzionale. L'obiettivo dell'iniziativa? Promuovere la tutela delle impollinatrici, "che sono un patrimonio di immenso valore per la tutela dell’ambiente: senza le api molte delle nostre produzioni agricole non sarebbero possibili", aveva detto in quell'occasione. Ora, le api di quell'alveare che orna il tetto del civico 20 di via XX Settembre a Roma, sono state sterminate tutte e 50mila da vespe e calabroni. 

 

"Il Ministero due anni fa ha aderito al progetto 'Api in Città', accogliendo le api e producendo miele: l’unico miele mai prodotto da un Ministero dell'Agricoltura. Ho avuto l'onore di regalarlo alle alte cariche italiane e internazionali che ho incontrato, e tutti sono rimasti stupiti nello scoprire che su un tetto in pieno centro città si potesse produrre dell’ottimo miele", ha ricordato stasera Lollobrigida in un nuovo post su Instagram. 

 

"È vero, le api purtroppo non sono sopravvissute", ha commentato, "ma la morte delle api è un fenomeno ciclico e naturale, che può verificarsi per molte ragioni. Non possiamo aspettarci che un progetto, anche valido come questo, sia immune alle leggi della natura". Quello che conta davvero, secondo il ministro dell'Agricoltura, "è che 'Api in Città' abbia funzionato. Abbiamo portato biodiversità nel cuore di Roma, e un po’ di vanto a livello internazionale. Continueremo a partecipare all’iniziativa, guardando avanti, forti dell’esperienza acquisita, spronati a fare di più e meglio", ha aggiunto. 

 

 

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