Australia, la confessione choc del pedofilo: 307 bambini tra le vittime. Ha lavorato anche in Italia
307 bambini vittime di violenza tra Pisa, Brisbane e Sidney. Tutti minori abusati mentre si trovavano in un luogo protetto, il centro di infanzia dove venivano lasciati dai genitori. È la confessione shock di Ashley Paul Griffith, uno dei pedofili più ricercati del pianeta. 46 anni, originario della città australiana di Gold Coast. L'uomo ha sfruttato per anni la sua professione di educatore per molestare tra il 2007 e il 2022 i piccoli che gli erano stati affidati. L’uomo sul cui capo pendono accuse gravissime – 90 episodi di comportamento illecito e indecente nei confronti bambini di età inferiore ai 12 anni, 28 capi di imputazione per stupro e 67 capi di imputazione per produzione di materiale di sfruttamento minorile – avrebbe agito indisturbato per anni tra Italia e Australia prima di essere arrestato nell’agosto del 2023. La cattura è arrivata grazie al controllo delle immagini e dei video presenti nel suo telefonino. Proprio in alcuni frame, gli investigatori hanno riconosciuto una specifica marca di lenzuola usata nei centri per l’infanzia del Queensland. Questo particolare ha permesso agli inquirenti di identificare l’uomo e arrestarlo.
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Secondo quanto ricostruito dal The Guardian, a un anno dal suo arresto e durante l’udienza preliminare di fronte alla Corte distrettuale del Queensland, Griffith avrebbe confessato i suoi efferati crimini con tono pacato e calmo. E avrebbe anche ammesso di aver filmato e fotografato le violenze, il tutto di fronte a 60 familiari di alcune delle vittime. Il pubblico ministero Stephanie Gallagher, dopo aver ascoltato la confessione del pedofilo, ha chiesto ai giudici e ottenuto una perizia psichiatrica sull’uomo. Non c’è ancora una data per la sua condanna e l’uomo dovrà comparire di nuovo in tribunale il 9 settembre.
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Nel frattempo il giudice della corte, Rafter, ha già avvertito che la sentenza potrebbe richiedere più di due giorni per essere scritta a causa dei molti capi di imputazione e dell’elevato numero di vittime coinvolte. Vittime che fuori dal tribunale hanno testimoniato la brutalità di Griffith ai media australiani. Alcuni lo hanno definito un uomo “strano e dall’aspetto bizzaro” mentre altri hanno denunciato un evidente falla nel sistema: “Pensiamo che ci sia qualcosa di rotto nel sistema. Come è possibile che qualcuno del genere possa farla franca per così tanto tempo?”.