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Bologna, bufera sulla docente pro Palestina: il tweet fa infuriare FdI

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Una vera e propria bufera social si è abbattuta sulla docente dell’Università di Bologna Monica Dall’Asta, professoressa di Storia delle teorie del cinema al Dams, per aver scritto sui social, e in particolare su X, che «non ci sono prove degli stupri di massa da parte di Hamas». Da quel post è nata infatti una serie di segnalazioni all’Ateneo e al Rettore di Bologna, Giovanni Molari, da parte degli utenti social che hanno inviato ai vertici dell’Università gli screenshot con le frasi della docente della quale ora il centrodestra chiede l’allontanamento dall’Ateneo. «Una persona così non può insegnare nulla a nessuno - attacca il viceministro FdI Galeazzo Bignami - e non ci interessa se pensano di essere degli impuniti perché di sinistra. A casa, loro e il loro ripugnante antisemitismo. Fuori dallUniversità».

Dall’Asta si è espressa spesso a sostegno del popolo palestinese e contro i bombardamenti su Gaza da parte del governo Netanyahu, sia sui social sia in occasioni pubbliche, pronunciandosi anche a favore del boicottaggio accademico contro le Università israeliane. «Non ho mai negato che siano state commesse atrocità. Ma la storia degli stupri di massa è una costruzione della propaganda. Come quella dei bambini decapitati», rivendica la docente in un altro tweet. E alle accuse di antisemitismo replica: «Cito quasi solo autori ebrei, a lezione spiego sempre il cinema nazista con Walter Benjamin». Anche l’attivista Elisa Garfagna ha inviato una lettera aperta al rettore Molari. La docente replica che le sue sono «opinioni personali» e a chi l’accusa anche di essere «non adatta a insegnare», risponde annunciando l’intenzione di tutelarsi anche per le vie legali.

 

La capogruppo FdI in Regione, Marta Evangelisti, ritiene «gravissime» quelle affermazioni e chiede che «l’Università, previa opportuna verifica e se i fatti siano provati, adotti adeguati provvedimenti verso la docente che, con le sue affermazioni, non farebbe che alimentare l’odio contro la comunità ebraica e il popolo israeliano». Anche per il gruppo di Fratelli d’Italia in Comune a Bologna le parole di Dall’Asta sono «violente e negazioniste, ancor di più inconciliabili con il ruolo di docente» dell’Alma Mater, che «non può annoverare tra i suoi docenti chi ha sentimenti di antisemitismo». La professoressa quindi «dovrebbe rimettere il suo incarico, perché non si possono insegnare a studenti l’odio e il negazionismo nei confronti del popolo israeliano». «Ci aspettiamo delle parole inequivocabili dal sindaco, dal Pd e da Coalizione civica, che in passato hanno tergiversato ma che oggi non possono più nascondersi», concludono quindi gli esponenti FdI. 

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