Dossieraggio, richiesta d'arresto per Striano e Laudati. Ma il gip dice no a Cantone
Il procuratore di Perugia, Raffaele Cantone, ha chiesto gli arresti domiciliari per l’ex sostituto procuratore Antonio Laudati, oggi in pensione, e per Pasquale Striano, tenente della Guardia di finanza e per anni di stanza alla Direzione investigativa antimafia, indagati nell’inchiesta sui presunti accessi abusivi alla banche dati. A svelarlo è stato il quotidiano La Verità, che ha precisato che «il gip di Perugia ha rigettato l’istanza non ritenendo sussistenti le esigenze (entrambi non si trovano più sul loro vecchio posto di lavoro, Laudati addirittura è in pensione), evidentemente non avendo ravvisato né pericoli di fuga, di reiterazione del reato o di inquinamento delle prove (le investigazioni sono concluse)».
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Ma Cantone, secondo quanto riferisce lo stesso giornale, «ha fatto appello. Adesso il Tribunale del riesame dovrà valutare la richiesta in un’udienza. Tre giudici dovranno decidere chi abbia ragione tra il procuratore e il gip». L’appello davanti al Riesame si terrà a fine mese. I difensori di Laudati e Striano, «rispettivamente Andrea Castaldo e Massimo Clemente, hanno entrambi evitato di commentare diffusamente e a caldo la decisione, ma hanno bollato come ‘abnorme’ la richiesta».
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