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Sharon Verzeni, "stesso serial killer di Yara". La teoria choc del criminologo

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Un filo di sangue che collega il delitto di Sharon Verzeni a quello di Yara Gambirasio e non solo. Il nome dell'assassino della 33enne uccisa un mese fa a Terno d'Isola, Bergamo, ancora non c'è. Tante le piste seguite dagli inquirenti. A gettarne nel calderone una destinata a far discutere è il criminologo Michel Emi Maritato secondo cui dietro al delitto c'è un serial killer. Lo stesso che avrebbe ucciso Yara Gambirasio. Per il criminologo infatti non sarebbe stato Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo per l'omicidio di Brembate di sotto. Maritato collega le morti di diverse donne tra il 2010 e il 2016 in cui vede la stessa mano, forse legata a una setta o ad ambienti esoterici.

 

Secondo Maritato, riporta l'agenzia Dire, il delitto “riporta ad altri fatti avvenuti nelle zone del bergamasco. La cronaca nera non può escludere nessuna pista e ricordare le vittime come la giovane Yara Gambirasio". Ma anche “Sarbjit Kaur scomparsa sempre nel 2010 all’età di 21 anni, il 24 dicembre e rinvenuta cadavere nel greto del fiume Serio a Cologno, il 30 dicembre dello stesso anno. Morta per annegamento il cui caso fu archiviato come ‘suicidio'”. Il criminologo ricorda anche l'uccisione sei anni dopo di Daniela Roveri, una donna di 48 anni, dirigente d'azienda, con una coltellata nell'androne del suo palazzo. E ancora il delitto, nello stesso anno, a Seriate, di una professoressa di 63 anni, Gianna Del Gaudio, sempre a coltellate.

 

Delitti diversi e che, in alcuni casi, hanno portato alla condanna del responsabile. Tuttavia, secondo Maritato c'è un serial killer dietro a tutti questi omicidi di donne di diverse età: “La mano che ha ucciso queste donne è una sola, che parte da Yara Gambirasio e continua fino ad arrivare alla povera Verzeni. Da approfondire se legate da una setta magari esoterica”, dichiara all'agenzia. Una tesi che il crimonologo circostanzierà oggi alla trasmissione “Radar” di Cusano 7 e che è destinata a far discutere e ad alimentare polemiche. 

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