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Bayesian, "nessuno ci ha dato l'allarme": cosa emerge dal racconto dei superstiti

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I superstiti del naufragio del veliero britannico Bayesian, che ieri pomeriggio hanno lasciato, da una uscita secondaria, l’Hotel Domina Zagarella, dove sono stati ospiti dal giorno della tragedia, avrebbero già lasciato l’Italia a bordo di un jet privato. A tornare a Londra sono stati gli ospiti sopravvissuti al naufragio. Tra questi anche Angela Barcares, moglie 57enne dell’imprenditore Mike Lynch e madre di Hannah, la figlia 18enne morta annegata. "Nessuno dell’equipaggio ci ha dato l’allarme": questa è l'informazione fornita da chi la tragedia l'ha vissuta sulla sua pelle e presente sui verbali raccolti dagli inquirenti. L’unica allerta è stata quella del razzo di emergenza, fatto partire alle 4.38, quando ormai la barca a vela si era inabissata per 50 metri. Chi è riuscito a mettersi in salvo, si legge su Il Corriere della Sera, lo ha fatto perché si trovava fuori dagli alloggi al momento giusto. 

 

 

Su come il Bayesian sia affondato lunedì notte a Palermo gli inquirenti sono al lavoro. Ieri mattina una serie di dichiarazioni dei magistrati di Termini Imerese hanno fugato i punti oscuri di quei maledetti 16 minuti. “La barca è affondata di prua”, “il veliero verosimilmente non è stato colpito non da una tromba marina, ma da downburst”. E ancora “è stato un evento repentino e improvviso” e la barca “poteva stare in quel punto della rada”, riferiscono il procuratore capo Ambrogio Cartosio e il sostituto Raffaele Cammarano. Ciò che manca o che la procura tiene sotto strettissimo riserbo sono “i perché”, le responsabilità di un disastro imprevedibile e “verosimilmente provocato da comportamenti scorretti di chi era a bordo”, ha sottolineato Cartosio, che però non si è spinto oltre, trincerandosi dietro un “stiamo valutando le singole responsabilità”.

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