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Yacht affondato, verso i primi indagati. L'equipaggio in salvo e le vittime nello scafo

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Si indaga per naufragio e omicidio colposo, e presto potrebbero esserci i primi nomi iscritti sul registro per l'affondamento del super-yacht Bayesian a Palermo. "Ci sentiamo vicini alle famiglie delle vittime e ancora più doloroso sarebbe se questo lutto terribile è stata causato da comportamenti non perfettamente in ordine con responsabilità che ciascuno deve avere nella gestione della navigazione", ha detto il Procuratore capo di Termini Imerese (Palermo) Ambrogio Cartosio durante la conferenza stampa. Dopo il recupero di tutti e sei i dispersi, tra cui il miliardario britannico proprietario del veliero Mike Lynch, le indagini della procura siciliana accelerano in direzione delle responsabilità. 

 

"Una tragedia gravissima. Dai Vigili del Fuoco, professionalità e coraggio eccezionale. Al momento abbiamo aperto un fascicolo contro ignoti per naufragio colposo e omicidio colposo", ha detto il magistrato. "Per la conclusione delle indagini sarà fondamentale il recupero del relitto ai fini dell’accertamento delle responsabilità. Ma il passaggio del fascicolo dal registro ignoti a noti non dipende solo dal recupero del veliero, ma da tutta una serie di accertamenti e valutazioni che vanno fatte: potrebbe succedere che iscriviamo qualcuno nel registro degli indagati anche molto prima del recupero del veliero", ha detto Cartosio.

 

"Sulla base di una recente riforma normativa il Procuratore è tenuto a iscrivere nel registro degli indagati un reato solo se ci sono degli elementi che lo rendano verosimile nella sua sussistenza - ha ribadito Cartosio -  Qui non si tratta semplicemente di individuare i ruoli che i soggetti avevano nelle circostanze in questione, ma di individuare quali potrebbero essere i profili di colpa eventuali, negligenza o imprudenza etc, ma dobbiamo individuare quali profili di responsabilità sono stati violati. Qui le possibilità sono molteplici, ad esempio al solo comandante o a tutto l’equipaggio, o ai costruttori della nave, o ascrivibili a coloro che erano tenuti alla sorveglianza. Stiamo valutando". 

Il sostituto procuratore di Termini Imerese Raffaele Cammarano ha aggiunto: "Quella notte era stata prevista ed era in servizio la guardia in plancia. Mi chiedo perché non ha visto la tempesta arrivare. Stiamo indagando anche sul perché l’equipaggio si sia salvato salendo sulla scialuppa mentre gli altri ospiti erano nello scafo. Quello che sappiamo è che l’evento è stato veramente repentino e improvviso. Le vittime sono rimaste indietro, nel veliero, perché dormivano. Stiamo cercando di appurarlo incrociando le testimonianze e verificando cosa emerge, è un punto focale delle indagini". 

Non è stato detto se il portellone posteriore era aperto, sono valutazioni che andranno accertate dopo il recupero del relitto. Il veliero "è stato investito da un downburst", ha detto il pm, le raffiche di vento "possono raggiungere velocità anche superiori ai 100 km orari".  "È stato un evento repentino e improvviso. L’indagine si baserà sul recupero e poi sull’analisi del relitto che ci permetteranno di dare delle risposte a quesiti al momento non conosciuti", ha detto ancora Cammarano, che alla domanda su come mai il comandante non abbia prima salvato i passeggeri, il pm ha aggiunto che "le indagini si stanno concentrando anche su questo aspetto". 

 

 

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