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Spuntano le liste di proscrizione antisioniste, giornalisti e politici nel mirino del Nuovo Pci

Christian Campigli 
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Una lista di proscrizione. Orrenda, di quelle prodotte dai regimi autoritari per mettere all’indice i «nemici del sistema». Un’autentica follia, nel 2024, rilanciata da un volantino del sedicente Nuovo Partito Comunista. Sul loro sito è stata pubblicata un interminabile elenco di politici, giornalisti e imprenditori bollati come «agenti sionisti». Nel delirante post, si può leggere (la necessità di) «sviluppare la denuncia e la lotta contro organismi e agenti sionisti in Italia. La lotta contro organismi e agenti sionisti operanti in Italia è lotta sia per sostenere la resistenza del popolo palestinese sia per liberare il nostro paese dai gruppi imperialisti italiani e stranieri e in particolare dal protettorato Usa-Nato».

Tanti, troppi i nomi citati: John Elkann, Ester Mieli, Gabriele Albertini, Claudio Lotito, Sara Funaro. E poi molti giornalisti de Il Giornale: il direttore Alessandro Sallusti, Nicola Porro, Vittorio Feltri, Augusto Minzolini, Marcello Foa, Fiamma Nirenstein e Francesco Giubilei, Carlo De Benedetti, Leonardo Maria del Vecchio, Noemi Di Segni, Enrico Mentana, Aldo Cazzullo, Roberto Sergio, Paolo Mieli, Ferruccio De Bortoli, Mario Sechi, Giuliano Ferrara, David Parenzo e Giampiero Mughini.

«L’entità sionista è parte integrante del sistema di potere della Repubblica Pontificia hanno aggiunto i neo comunisti - Essa opera nel nostro paese sia attraverso proprie aziende inserite nel tessuto finanziario e commerciale italiano, sia attraverso uomini di fiducia (ebrei e non ebrei) con ruoli apicali nell’ambito mass-mediatico, nel campo dell’istruzione, della medicina, della ricerca scientifica, della politica e delle istituzioni: di seguito diamo un elenco di alcune di tali aziende e agenti».

Un delirio, che non va però sottovalutato e che ha portato a numerose reazioni. «Si tratta di un grave e inaccettabile attacco alla libertà di pensiero e una preoccupante minaccia alla sicurezza delle persone coinvolte», ha scritto, sulla propria pagina Facebook, il presidente del Senato, Ignazio La Russa. Non va dimenticato che, nell’ultimo anno, sono stati numerosi gli episodi di antisemitismo mascherato da appoggio alla causa palestinese. Il clima di caccia all’ebreo visto nelle piazze è stato emblematico.

Senza dimenticare i gruppi che hanno, fisicamente, impedito confronti democratici all’interno delle università italiane. La Comunità ebraica di Roma ha espresso in una nota «la più ferma condanna della lista di proscrizione dei presunti agenti sionisti. Invitiamo il mondo politico e culturale a pronunciarsi in modo netto, chiaro e soprattutto corale, perché in gioco sono i valori stessi sui quali è fondata la nostra democrazia».

Sulla vicenda è intervenuto anche Marco Carrai, console onorario di Israele per Toscana, Emilia Romagna e Lombardia. «Essere inseriti in questo elenco conferma la necessità delle battaglie che da sempre porto avanti e certo questa minaccia non fermerà il mio operato». Nel tardo pomeriggio è giunta anche la presa di posizione degli eletti del Pd. «Presenteremo un'interrogazione alla Camera, al Senato e al Parlamento europeo per chiedere tutela per le persone coinvolte e per avere certezza che il Ministero dell’Interno stia agendo con fermezza per perseguire i responsabili di quella lista».

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