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Naufragio Bayesian, identificati i corpi di Bloomer, Morvillo e delle due mogli

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Quattro cadaveri recuperati e portati a terra; un quinto individuato nel relitto. La svolta a circa 50 metri di profondità, dove una tempesta, all’alba di lunedì, ha scaraventato un super yacht battente bandiera britannica. Le squadre speleo-sub dei vigili del fuoco hanno setacciato l’area cabine del Bayesian e hanno trovato prima due corpi, poco dopo altri due, tutti portati a terra. Secondo fonti, è stato individuato un quinto corpo. E sarebbero state identificate le quattro salme recuperate: si tratterebbe del presidente della Morgan Stanley International, Jonathan Bloomer, e sua moglie, Judy; l’avvocato Chris Morvillo, dello studio legale Clifford Chance, insieme alla moglie Neda. Mancherebbero all’appello, dunque, il magnate britannico dell’informatica Mike Lynch, che aveva voluto questa festa galleggiante per festeggiare la sua assoluzione, e figlia 18enne Hannah. Poche ore dopo il naufragio era stato trovato, all’esterno del relitto, lo chef canadese-antiguano Recaldo Thomas. Un’operazione estremamente delicata questa condotta dai sommozzatori del Corpo nazionale, con il coordinamento della Guardia costiera. Alla profondità impegnativa che rende necessario ridurre i tempi di immersione di ciascun team composto da due unità, si aggiunge la ristrettezza degli ambienti da esplorare e la presenza di numerosi oggetti che ostacolano la penetrazione. È una «piccola Concordia» hanno detto i 4 di loro che parteciparono ai soccorsi alla nave della Costa naufragata il 12 gennaio 2012 davanti all’Isola del Giglio. Impegnato anche un «robot» della Guardia costiera è capace di operare sul fondale marino fino a 300 metri, con un’autonomia tra le 6 e le 7 ore, registrando video e immagini dettagliate, elementi utili per ricostruire la dinamica dell’incidente ai fini dell’inchiesta.

È entrata in una fase delicata anche l’attività della procura di Termini Imerese. L’ufficio diretto da Ambrogio Cartosio sta ascoltando i superstiti del naufragio. Per un paio d’ore è stato sentito il comandante, James Cutfield, 51 anni, della Nuova Zelanda, per ricostruire cosa è successo sia prima sia durante la tempesta che, nelle prime ore del mattino, ha colpito la rada. Solo il super yacht battente bandiera britannica è affondato nel giro di pochi minuti, mentre altre imbarcazioni - anche più piccole - hanno resistito. I pm si sono avvalsi di un interprete e hanno chiesto anche conto del comportamento dell’equipaggio, composto da 10 persone, 9 delle quali sopravvissute. Il pm Raffaele Cammarano ha poi ascoltato altri superstiti. Testimonianze importanti che permetteranno a chi indaga di valutare il peso in questa vicenda dell’eccezionalità di un evento atmosferico avverso e del tutto imprevedibile, oppure dell’errore umano che prende piede, che potrebbe consistere anche nel non aver previsto o non avere saputo fronteggiare una situazione che, per quanto sicuramente complicata, non ha procurato alcun danno alla goletta che era ormeggiata a poca distanza dal Bayesian, il Sir Robert Baden Powell, da cui anzi sono partiti i primissimi soccorsi per i naufraghi. Tra i nodi quello di un portellone che potrebbe essere stato lasciato aperto, o della deriva mobile del natante trovata dai sub sollevata che avrebbe potuto provocare l’affondamento in pochissimi minuti, «da tre a cinque, dal momento in cui la barca è stata sollevata dalle onde del mare fino a quando è affondata», secondo le parole di alcuni superstiti che erano state raccolte dai soccorritori. Possibili errori umani che potrebbero essere stati fatali. L’aria è che ancora più mesta nel resort Domina Zagarella di Santa Flavia dove i superstiti sono ospitati, trasformato in una sorta di quartier generale per chi indaga, sempre più blindato, protetto anche dall’unità di gestione crisi attivata dalla ditta armatrice che fa riferimento a una società cui è collegata Angela Bacares, moglie di Lynch.

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