il retroscena
Naufragio, tra i dispersi il "Bill Gates inglese": che cosa voleva festeggiare
Il naufragio del super yacht britannico al largo di Porticello è tra le notizie principali dei giornali del Regno Unito. Al centro la drammatica dinamica della tragedia, conseguenza di una devastante tromba d’aria, e gli sforzi per la ricerca di sopravvissuti, alcuni dei nomi più noti nei circoli finanziari britannici. Ma ci sono anche le storie. «Mamma eroe salva bambino nell’inferno del mare», è il titolo del Daily Mirror, accompagnato da una foto di Charlotte Golunski, madre della piccola Sofia che ha strappato al mare. L’immagine sulla copertina del Guardian mostra i soccorritori che portano a riva un corpo. Il giornale sottolinea che il Foreign Office del Regno Unito sta fornendo supporto consolare a «diverse famiglie».
Lin Ronald, la cui figlia era a bordo ed è sopravvissuta, racconta al Daily Telegraph che lo scopo del viaggio era celebrare la fine della recente battaglia legale di Mike Lynch - il magnate dell’informatica tra i dispersi - negli Stati Uniti; così aveva invitato collaboratori e amici. Il Times riferisce che il governo ha deciso di inviare quattro ispettori per la sicurezza marittima a Palermo per effettuare una valutazione iniziale dell’affondamento dello yacht. Un ex membro dello staff di Mike Lynch, racconta al giornale che l’uomo d’affari miliardario «era molto orgoglioso» dello yacht e aveva decorato le pareti della sua casa nella zona ovest di Londra con le sue foto.
Mike Lynch, noto come il «Bill Gates inglese». 59 anni, sposato con Angela Bacares (tra i 22 salvati) e padre di due figlie, ha fondato - dopo gli studi all’Università di Cambridge - nel 1996 con David Tabizel e Richard Gaunt «Autonomy Corporation», azienda di software diventata in breve tempo tra le 100 migliori nel Regno Unito. Lynch ha fondato Invoke Capital e successivamente, assieme a Invoke, ha creato la società di sicurezza informatica Darktrace. Nell’ottobre del 2011 Autonomy è stata venduta alla Hewlett-Packard per poco più di 11 miliardi di dollari: in merito a questa cessione, Lynch ha dovuto affrontare un lungo processo per frode, oltre all’estradizione negli Stati Uniti assieme a Stephen Chamberlain, ex vicepresidente delle Finanze di Autonomy.