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Firenze, sfregio all'antimafia: distrutta la lapide dedicata al giudice Caponnetto

Christian Campigli

Un gesto ignobile. Sul quale le forze dell'ordine stanno già indagando, per comprendere se si sia trattato di uno stupido atto vandalico o di qualcosa di molto più grave. Questa notte a Firenze, nei giardini del Lungarno del Tempio, la lapide dedicata al giudice antimafia Antonino Caponnetto, magistrato scomparso nel 2002, è stata completamente distrutta. 

“Credo sia un vergognoso atto vandalico mirato, anche se spero di sbagliarmi e che si tratti solo di un idiota. È comunque un gesto figlio del degrado del giardino, dove la situazione è molto peggiorata nel tempo, specialmente nell’ultimo mese, come abbiamo puntualmente denunciato - ha raccontato Salvatore Calleri, presidente della Fondazione Caponnetto, al portale Firenzetoday - Sono stato avvisato stamani verso le 9.30 da alcuni cittadini che frequentano il giardino e mi conoscono. Recentemente abbiamo segnalato più episodi, dalle molestie a giovani ragazze a un pestaggio organizzato da un gruppo di albanesi a un altro regolamento di conti fra  magrebini, oltre allo spaccio di droga. Tutto questo avviene in quel contesto, è un volersi appropriare di un territorio. Ma più in generale rompere le targhe di chi ha combattuto la mafia è veramente un brutto segnale".

Numerose le testimonianze di vicinanza da parte della classe politica toscana. "Un gesto vile che scredita la memoria del giudice antimafia Antonino Caponnetto. Tutta la mia solidarietà alla Fondazione a lui dedicata. Ripristineremo la lapide il prima possibile". Ha scritto il sindaco di Firenze, Sara Funaro, sul proprio profilo X. All'esame della polizia municipale le immagini prese dalle telecamere pubbliche presenti nella zona per individuare i malintenzionati, anche a distanza, nelle fasi di arrivo e di fuga. "Oltre alla più assoluta solidarietà alla Fondazione - hanno  ricordato i consiglieri regionali di Fdi, Elisa Tozzi e Sandra Bianchini - corre l'obbligo di evidenziare le condizioni di degrado nel quale versa un bel giardino come quello di Lungarno del Tempio. Una condizione, purtroppo, simile a numerose altre aree verdi della città di Firenze, Cascine in primis. Sarà compito delle forze dell'ordine stabilire la natura di questo orrendo gesto".