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Parigi 2024, la nuotatrice tedesca sbugiarda i francesi: i sintomi dopo la Senna

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La grandeur della Francia che ha scommesso sulla "balneabilità" della Senna per le gare di nuoto di fondo e di triathlon senza una vera alternativa si è schiantata contro la realtà. Nonostante la spesa di 1,4 miliardi la forte corrente del fiume di Parigi ha condizionato le gare, ma la polemica più forte è quella legata alla qualità dell'acqua. Per gli organizzatori delle Olimpiadi i levelli di escherichia coli e degli altri batteri erano sotto il livello di guardia, e pertanto si è gareggiato. I malori degli atleti non sono stati sufficienti a far cambiare idea ai francesi. L'ultima denuncia è clamorosa e arriva dalla nuotatrice Leonie Beck che due giorni fa ha chiuso al nono posto la 10 km di fondo ai Giochi di Parigi 2024.  "Ieri ho vomitato 9 volte e ho avuto la diarrea. La qualità dell’acqua della Senna è approvata", ha scritto su Instagram l'atleta tedesca che non è una qualsiasi: tre volte campionessa del mondo, era tra le grandi favorite della prova ma non è mai riuscita a tenere il ritmo delle migliori.

 

Il primo a sospettare qualcosa di poco cristallino nelle analisi sull'acqua del fiume era stato l'azzurro Gregorio Paltrinieri: "Sei i valori sono buoni non è una follia nuotare nella Senna. Certo il fiume era sempre inagibile tranne che nei giorni delle gare quando tornava agibile, un po' strano", aveva detto il nuotatore, nono nella 10 chilometri di nuoto in acque libere delle Olimpiadi di Parigi disputata nella Senna. 

 

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