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Milano, il video choc di Klaus Davi nei quartieri islamici: odio anti-Israele e insulti a Segre

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Klaus Davi è tornato a raccontare il clima che si respira nell'universo islamico milanese. Con un reportage pubblicato su YouTube, il terzo realizzato in questi mesi, i giornalista e massmediologo ha raccolto un'antologia dell'orrore: no al diritto ad Israele di esistere, 7 ottobre un atto della resistenza araba, ebrei popolo di sadici; ma anche, critiche feroci a Netanyahu, a Joe Biden, al presidente egiziano Al Sisi e alla senatrice Liliana Segre.

 

 Il reportage lungo 30 minuti e girato in questi giorni  tra i fedeli dei centri islamici di Via Padova, Maderna e Jenner "mostra intolleranza e odio di molti cittadini milanesi di fede mussulmana verso il popolo ebraico e il mondo occidentale in generale', spiega Davi.

 

 

"I soldi ce li hanno gli ebrei, e comandano l'Europa e gli Stati Uniti. E Hitler avrebbe fatto bene a sterminarli tutti". “Io sono egiziano e anche palestinese questa terra è nostra terra. Israele prima abitava con Germania, ti ricordi Hitler lui voleva far morire tutti gli Ebrei però lui ha fatto male lascia la metà in vita e questa metà fa casino in tutto il mondo  per primi i  Rothschild :  sono tutti bas**rdi." 30 minuti di risentimento feroce  e odio verso ebrei, israeliani, europei e occidentali in generale e chi li difende e li rappresenterebbe. Ma se le critiche a Netanyahu, a Biden e alla Meloni per certi versi sono comprensibili, colpisce la violenza verbale di quasi tutti gli intervistati verso la senatrice  Segre ritenuta da molti musulmani 'una quinta colonna israeliana' e verso le quali non sono mancate espressioni molto forti dai frequentatori delle moschee. "È una b.... una falsa, una israeliana " dicono in molti dando sfogo a espressioni di odio senza freni e senza rispetto. "La Segre non conosce il dolore" arriva a dire un intervistato tra i frequentatori della Moschea di Viale Padova.

 

Davi ci tiene a sottolineare di essersi qualificato con tutti come giornalista. Insomma, niente fuori onda carpiti celando la propria identità. "Ho solo posto delle domande a oltre 100 persone", spiega il giornalista, "pressoché unanime il giudizio degli intervistati sul '7 ottobre': 'Tutti gli israeliani sono militari, anche i bambini. Per cui il 7 ottobre è stata una goccia nel mare, un nulla in confronto a quello che subiscono i palestinesi', 'Abbiamo festeggiato perché Hamas si è solo difesa dagli attacchi israeliani e ha dimostrato che Israele può essere annientato'". Mentre alcuni residenti di Viale Padova denunciano: “Qui lo Stato non c‘è. Ci sono clan arabi organizzati che lavorano nel settore del narcotraffico. Sono una organizzazione ma nessuno vuole vedere la realtà". 

Il link al reportage di Klaus Davi 

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