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Parigi 2024, valanga di “vittime” per la Senna inquinata. Pioggia di infezioni

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Misteriose infezioni gastrointestinali per gli atleti di triathlon alle Olimpiadi di Parigi 2024 che hanno nuotato nella Senna. La qualità della acque del fiume torna sotto accusa dopo le immagini degli atleti che vomitano alla fine della prova di nuoto e la decisione del Belgio di ritirarsi dalla staffetta mista di questa mattina dopo che una atleta, Claire Michel, si è ammalata, il primo caso di vittima di E.Coli dopo aver nuotato nella Senna. Ma potrebbe non essere l’unico. 

 

 

Nell’ultimo report sulle allerte sanitarie mondiali della Società internazionale delle malattie infettive (Isid) gli esperti segnalati altre possibili ‘vittime’ del fiume inquinato. «La Svizzera ha segnalato che un triatleta che aveva gareggiato nella Senna ha avuto una infezione allo stomaco - si legge nel report -. Ma hanno detto che era impossibile dire con certezza se fosse collegata alla gara perché le altre delegazioni non avevano registrato casi. Sempre la Svizzera ha comunicato che anche il nuotatore scelto per sostituire quello malato si è ritirato per una infezione gastrointestinale. Ma quel nuotatore non aveva partecipato ad alcuna gara nella Senna». Oltre alla Svizzera, «anche la delegazione della Norvegia ha avuto un triatleta che si è sentito male il giorno dopo aver gareggiato e nuotato nella Senna - continua l’Isid -. Ma il triatleta ha pensato che la causa fosse un’intossicazione alimentare». Arild Tveiten, direttore sportivo della Federazione norvegese di triathlon ha fatto sapere «che la causa della malattia non è chiara».

 

 

La Società internazionale delle malattie infettive ricorda poi che «una medaglia di bronzo irlandese, che in precedenza aveva vinto un oro negli 800 stile libero, ha affermato che non si allenerà nella Senna perché non vuole affrontare nessuna malattia ma utilizzerà le piscine intorno a Parigi». 

 

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