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Inchiesta Liguria: Toti, Spinelli e Signorini a giudizio immediato

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 E' stata fissata per il prossimo 5 novembre davanti alla prima sezione del Tribunale di Genova la data dell'inizio del processo per l'ex governatore ligure Giovanni Toti, il terminalista e imprenditore portuale Aldo Spinelli e l'ex presidente del porto di Genova Paolo Emilio Signorini, nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione in Liguria. Il gip Paola Faggioni ha accolto la richiesta di giudizio immediato cautelare per i tre imputati, citati in giudizio con accuse che per Toti riguardano le ipotesi di corruzione e finanziamento illecito, mentre per Spinelli e Signorini quella di corruzione.

E' inoltre stabilito entro 15 giorni dalla notifica del decreto emesso oggi il termine per le parti per presentare eventuale richiesta di accesso a riti alternativi, quali il giudizio abbreviato o l'applicazione della pena. Un'ipotesi che al momento non sembra le difese vogliano percorrere, salvo valutazioni sul fronte della posizione di Signorini.

 

Sempre il gip oggi ha accolto anche la richiesta di revoca degli arresti domiciliari avanzata dai legali di Spinelli. La Guardia di Finanza di Genova ha notificato la decisione all'imprenditore 84enne nella sua abitazione di Villa Quartara a Genova, dove ha trascorso 3 mesi agli arresti dal 7 maggio scorso.

 

All'interno del documento il gip ripercorre in oltre 50 pagine le principali contestazioni che riguardano in particolare per Toti, tra le altre le promesse e la ricezione da parte di Spinelli di una serie di finanziamenti illeciti diretti al 'Comitato Giovanni Toti', secondo l'accusa per "'trovare una soluzione' per la trasformazione della spiaggia libera di Punta Dell'Olmo (tra Celle Ligure e Varazze, ndr) da 'libera' a 'privata'", ma anche per velocizzare le altre pratiche finite sotto la lente degli inquirenti sul fronte dell'ipotesi di finanziamento illecito, il cui iter e le intercettazioni agli atti dovranno essere chiariti in giudizio, compaiono anche il rinnovo trentennale della concessione del Terminal Rinfuse nel porto di Genova, quelle per l'assegnazione dell'area portuale ex Enel e dell'ex Carbonile, sempre in porto, la pratica del tombamento di Calata Concenter e l'assegnazione di un'area demaniale attualmente in uso alle autostrade.

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