Il generale Vannaci prosciolto per le spese di Mosca: "Nessuna responsabilità"
Nessuna responsabilità a carico del generale Roberto Vannacci, prosciolto da tutte le accuse di peculato e truffa mosse nell'inchiesta amministrativa sul periodo da addetto militare pro-tempore presso l'ambasciata italiana a Mosca dal 7 febbraio del 2021 al 18 maggio del 2022. "Ho sempre agito nel massimo rispetto delle leggi e con il solo intento di rappresentare al meglio il nostro Paese. Sono grato che la verità sia emersa e che la mia integrità sia stata confermata", è il commento dell'europarlamentare della Lega al Decreto dello Stato Maggiore della Difesa emesso al termine dell’inchiesta amministrativa condotta nei suoi confronti.
Cosa dice il provvedimento? A spiegarlo è l'avvocato l’avvocato Giorgio Carta, difensore del generale Vannacci. "Con decreto del 26 luglio scorso, ma notificato oggi, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa ha concluso l’inchiesta amministrativa a suo tempo condotta nei confronti del generale Vannacci in ordine all’utilizzo di un autoveicolo di servizio Bmw e dell’uso di risorse attinenti al fondo ’Promozione Italia' per l’organizzazione di eventi conviviali istituzionali quale addetto militare pro tempore presso l’Ambasciata d’Italia a Mosca, di cui la stampa aveva dato ampio risalto".
“Vannacci cog*ione”. L'insulto costa carissimo a Bersani: la decisione del pm sulla diffamazione
Ebbene, "all’esito dell’inchiesta, svolta ai sensi degli artt. 452 e segg. del Tuom, il Sottocapo di Stato maggiore della Difesa ha decretato ’la non sussistenza di alcun tipo di responsabilità amministrativa, per dolo o colpa grave' e ha trasmesso i relativi atti alla competente Procura Regionale per la Sezione giurisdizionale per il Lazio della Corte dei Conti che, peraltro, a differenza di quanto riferito dai media - spiega ancora Carta - non aveva comunicato all’ufficiale alcun procedimento a suo carico. A tal riguardo, si comunica altresì che, contrariamente a quanto riportato dalla stampa, i fatti in questione non sono stati contestati nemmeno dalla Procura militare né da quella ordinaria". In sintesi, la conclusione del procedimento "esclude definitivamente ogni ipotizzata responsabilità amministrativa e contabile".