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Riccardo Cassini, il caso arriva in Vigilanza Rai. Gasparri: "Ora chiarezza"

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Arriva in vigilanza Rai il caso, sollevato da un articolo de Il Tempo, legato all'autore tv di tanti programmi Rai come Affari Tuoi, Riccardo Cassini. La sua storia social, poi rimossa, che insultava non solo la premier Giorgia Meloni ma anche la figlia Ginevra ha scatenato un putiferio. "Ho presentato un’interrogazione in commissione di Vigilanza Rai riguardante la spiacevole vicenda di tale Riccardo Cassini, autore di un noto personaggio della Rai, tale Stefano De Martino, che con un post sui social e una improvvida ironia si è abbandonato a parole inqualificabili nei confronti della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e di sua figlia", scrive Maurizio Gasparri in una nota. "Utilizzando una foto del loro arrivo in Cina, ha scritto: ’La mamma dei fascisti è sempre in Cina'. Non possiamo tollerare atteggiamenti gravemente offensivi e toni veramente inaccettabili nei confronti di donne e bambini. Motivo per il quale vorrei più chiarezza su questo personaggio a me sconosciuto", fa sapere il presidente dei senatori di Forza Italia che è anche componente della commissione di Vigilanza Rai. 

 

Molte cose vanno ancora chiarite. "Innanzitutto - aggiunge Gasparri -, vorrei sapere con quali e quanti programmi collabori tale Riccardo Cassini, visto che risulta essere uno strapagato collaboratore della Rai che partecipa a diverse società, come la ’Società per Autori'. Quali siano i suoi compensi passati, presenti e futuri. E se la Rai reputi compatibile con lo spirito e i valori che caratterizzano il servizio pubblico radiotelevisivo, l’attività di collaboratori che, nello svolgimento di strapagati ruoli, pongono in essere attività di denigrazione di donne e bambini che suscitano sdegno e appaiono eticamente censurabili", conclude Gasparri. 

 

Intanto emergono elementi discordanti sul rapporto tra Cassini e la Rai. Secondo quanto fa sapere l’Adnkronos, "la Rai sta esaminando la vicenda e valutando la possibilità di prendere provvedimenti". Le polemiche scaturite dal post hanno portato il caso all’attenzione di Viale Mazzini ma al momento non sarebbe ancora stata presa una decisione su come procedere. Secondo LaPresse, però, "la Rai non può sanzionare né decidere provvedimenti" nei confronti dell’autore che "non ha nessun contratto con la Rai, quindi sulla eventuale conferma del contratto dovrà decidere Banijay, la società che produce il programma che quest’anno sarà condotto da Stefano De Martino", scrive l'agenzia. 

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