Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Rai, tutti i business dell'autore anti Meloni. Contratto con Affari Tuoi in bilico

Luigi Frasca
  • a
  • a
  • a

Telefoni bollenti a Viale Mazzini. Il post dell’autore Riccardo Cassini, che sui social ha tentato una goffa ironia sulla figlia del Presidente del Consiglio, comincia a mietere le prime conseguenze. Voci qualificate della tv di Stato, parlano di «contratto non ancora formalizzato» per la guida di Affari Tuoi. Non si capisce bene quale sia il motivo, se economico o, dopo questa vicenda, anche di opportunità. Di fatto Cassini era stato indicato come autore personale proprio del nuovo conduttore Stefano De Martino. La rete di Cassini, in ogni caso, pare più fitta di come possa sembrare. L’autore principale di Stefano De Martino, sarebbe socio della "Società per Autori", che su internet si autodefinisce come la prima agenzia per autori e scrittori.

 

 

Tra le fila della scuderia, almeno stando al sito internet, oltre allo stesso Cassini tra gli autori e scrittori iscritti al gruppo figurano anche Luca Bottura, Michele Serra e almeno una quarantina di altri. Diversi fanno notare come, spesso, gli autori che lavorano ai programmi dove Cassini è capo progetto, sono quasi tutti appartenenti proprio alla sua agenzia. È il caso di "Bar Stella", programma che per diverse edizioni ha allietato la seconda serata di Rai 2. Uno show sul modello arboriano, per così dire. Una produzione interna Rai, quindi senza alcun appalto a società di produzione esterna, come nel caso di "Affari Tuoi", gestito dalla Endemol. Nulla quaestio, se non fosse che gli stessi autori, pagati dalla Rai, teoricamente dovrebbero pagare i cosiddetti "diritti di agenzia", frutto del lavoro procacciato, proprio alla stessa società di cui Cassini è socio. Un cortocircuito non indifferente. Un cortocircuito su cui, la tv di Stato, dovrà fare chiarezza.

 

Nel frattempo, sul fronte delle reazioni, dopo che tutto il centrodestra ha condannato le parole del novello capo progetto di Affari Tuoi, si registra il silenzio totale dal centrosinistra. Ad eccezione del leader di Azione, Carlo Calenda, che sui social commenta con un laconico «siamo a livelli che definire squallidi è riduttivo, questi e altri post social vanno condannati senza distinzione di schieramento politico». Sorprende, francamente, il silenzio della Schlein e di tutto il Pd, nonché la mancata solidarietà delle donne di centrosinistra. Gli insulti, che vedono protagonista una mamma con una bambina di 7 anni, andrebbero condannati senza distinzione alcuna.

Dai blog