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Olimpiadi, Repubblica titola sull'"amica di Diletta Leotta": cortocircuito del politicamente corretto

Marco Zonetti
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I Giochi Olimpici di Parigi 2024, più che un evento sportivo, sembrano ormai un retroscena di Ballando con le stelle. Non passa giorno, infatti, senza che un qualche putiferio social finisca per oscurare le prodezze degli atleti olimpionici a vantaggio di polemiche che durano qualche ora. L'ultima in ordine del tempo riguarda un articolo di Repubblica che, ieri, esaltava le vincitrici della medaglia d'oro nella spada femminile, le italiane Rossella Fiamingo, Giulia Rizzi, Alberta Santuccio e Maria Navarria. Il quotidiano ha così titolato sui suoi profili social: "Italia oro nella spada squadre, francesi battute in casa. Le 4 regine: l'amica di Diletta Leotta, la francese, la psicologa, la mamma".

 

 

 

Prima polemica: l'appellativo "mamma" è apparso a molti svilente della professionalità dell'atleta, e troppo poco politicamente corretto, e così è diventato alla chetichella "veterana". Non basta. Poco dopo gli strali della rete si sono concentrati su quell'epiteto "amica di Diletta Leotta", quasi atroce – secondo gli utenti dei social – quanto "mamma". E così, spinto anche dalle critiche dell'ex schermitrice Margherita Granbassi in diretta Tv, il quotidiano è quindi stato costretto a modificare con "la musicista" per poi cancellare il post dalle sue pagine social.

 

 

Repubblica cade quindi vittima della deriva politicamente corretta che molte volte ha difeso a spada tratta, sperimentando che ormai scrivere qualunque cosa è diventato un campo minato. Con insidie nascoste in ogni parola, aggettivo, verbo, avverbio. Anche i più innocenti come "mamma". Se le quattro vincitrici della medaglia d'oro – questo si potrà dire? – non hanno finora commentato, ci ha pensato Diletta Leotta in una story di Instagram rivolgendosi a Rossella Fiamingo con un diplomatico: "Orgogliosa e onorata di essere amica tua, campionessa". Una stoccata al politically correct.

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