aeroporto in tilt

Guasto informatico, perde il volo e sparisce: anziano ritrovato in un campo rom

Per più di mezza giornata e in tutto il mondo, aerolinee, scali, ospedali, banche, emittenti tv e tribunali sono stati paralizzati da un blocco informatico senza precedenti. È successo venerdì scorso: circa 4300 voli sono stati cancellati. Quando tutto è stato ripristinato, però, non sono mancati gli strascichi del crash. Ne è prova una storia che sta balzando agli onori di cronaca. Vittima della viabilità aerea in tilt, un uomo avrebbe camminato per circa 30 chilometri e si sarebbe ritrovato nel campo rom di Castel Romano. I parenti del 68enne spagnolo, stando a quanto si apprende, lo avrebbero accompagnato all'aeroporto di Fiumicino, dove avrebbe dovuto prendere un aereo per tornare a casa. Su quel velivolo, però, l'uomo non ha messo mai piede e per questo i suoi cari ne hanno denunciato la scomparsa. 

 

 

A rintracciarlo, per caso, sono stati i vigili del gruppo Spe (Sicurezza Pubblica ed Emergenziale). L'uomo cercava di entrare nel campo nomadi di Castel Romano ed è stato subito bloccato. Nel corso delle procedure di identificazione, poi, è emersa la precedente denuncia dei parenti, che a quel punto sono stati informati dell'accaduto. Il 68enne spagnolo, che ha problemi di salute, in preda alla confusione causata dal tilt informatico e senza poter affidarsi a nessuno, si sarebbe allontanato dall'aeroporto e avrebbe percorso più di 30 chilometri a piedi.