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Omicidio Cerciello, l'assassino Hjorth sconta la pena a casa della nonna. Gasparri: "Decisione vergognosa"

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Giustizia è sfatta! La seconda Corte d'Assise d'Appello di Roma ha accolto l’istanza della difesa e concesso gli arresti domiciliari a Gabriele Natale Hjorth, il giovane americano nei cui confronti i giudici hanno già ridotto la pena a 11 anni e 4 mesi nel processo per l’omicidio del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega. Come se non bastasse l’americano potrà scontare la pena a casa della nonna a Fregene. Intanto anche all'altro ragazzo americano condannato, Lee Elder Finnegan, i giudici hanno ridotto la pena a 15 anni e 2 mesi di carcere. Insomma a chi ammazza un carabiniere fanno fare la vacanza al mare a casa della nonna!  

Non si sono fatte attendere le reazioni indignate della politica e dei legali della vedova Cerciello. «Lo sconcerto è tanto dopo la decisione della seconda corte d’assise di Roma di accogliere le richieste dei domiciliari per Gabriel Natale Hjorth. Rosamaria, la moglie di Mario Cerciello Rega è totalmente sconvolta dalla notizia che ha appreso. Come sua abitudine, non intende commentare, ma è pervasa da un profondo senso di sfiducia». Così l’avvocato Massimo Ferrandino, legale della vedova del carabiniere ucciso a coltellate a Roma nel luglio del 2019. «Non conosciamo ancora le motivazioni che la corte ha preso per ridurre drasticamente le pene ai due americani e già uno dei due viene mandato ai domiciliari nella splendida cornice di Fregene - aggiunge il legale - Mario Cerciello Rega, valorosissimo servitore di Stato, è morto sotto i colpi di undici coltellate ma evidentemente non si era inteso che i fendenti non fossero terminati il 26 luglio di cinque anni fa. Viene piuttosto voglia di pensare che ci sia "una Giustizia al contrario"» conclude Ferrandino.

 

 

 

Ancora più dura la posizione del senatore Gasparri che chiede un'ispezione alla Corte d'Appello di Roma. «Con un’interrogazione urgente chiedo al Ministro della Giustizia Nordio di disporre in via immediata un’ispezione sulla Corte di Appello di Roma, che ha disposto gli arresti domiciliari per uno dei due americani coinvolti nell’uccisione del Maresciallo dei Carabinieri Cerciello - dichiara Gasparri - Nonostante la condanna a 11 anni, peraltro irrisoria, decisa in sede di appello e nonostante il fatto che questo americano non abbia risarcito in alcun modo i familiari del maresciallo Cerciello, come ha eccepito l’ottimo avvocato Coppi, è stata disposta l’uscita dal carcere. Si tratta di una decisione vergognosa. Che offende tutto il popolo in divisa. Che mortifica l’Arma dei Carabinieri. Che offende la famiglia Cerciello. Che indigna tutti i cittadini onesti. La Corte d’Appello, senza nemmeno attendere un risarcimento, ha assunto una decisione sconcertante. La magistratura scrive una ulteriore pagina che sconforta gli onesti. Chiedo che il Ministro della Giustizia disponga un’immediata ispezione su questo atto inqualificabile». 

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