scontro totale

Scisma Vaticano, Viganò dichiara guerra a Bergoglio: assalto sul sacerdozio

Gli attacchi sono ormai quotidiani. Monsignor Carlo Maria Viganò dal suo eremo della Palanzana, a Viterbo, torna a cannoneggiare contro Papa Francesco dopo la scomunica del Vaticano in seguito alla condanna per scisma, catalizzando l'attenzione tra i promotori di una visione della Chiesa conservatrice e tradizionalista. A sostenere Viganò una petizione lanciata negli Usa che ha raccolto oltre 10mila firme in due giorni e l'endorsement di Mel Gibson - l'attore americano è un convinto "sedevacantista" - che ha scritto una lettera di solidarietà al vescovo ribelle.

 

L'ultimo post di Viganò fa riferimento alle aperture della Chiesa verso il Sinodo 2024 sulle persone non ordinate e sul sacerdozio delle donne. "La setta bergogliana procede a tappe forzate verso la definitiva decostruzione del Sacerdozio Cattolico, rendendolo superfluo nella pratica anche senza negarlo nella teoria, e affiancandogli ministeri non ordinati conferibili anche alle donne e permettendo ai laici di predicare (prerogativa strettamente riservata ai Ministri ordinati anche secondo le norme montiniane postconciliari)", attacca Viganò in un post.

 

Non solo. "Bergoglio vuole che le chiese si svuotino del tutto e che non vi si celebri più il Santo Sacrificio: quelle Novus Ordo sono già deserte a causa delle orride liturgie, mentre quelle piene di fedeli - dove si celebra la Messa Apostolica come sempre si è fatto - verranno chiuse d’autorità. È la protestantizzazione della Chiesa portata alle sue estreme conseguenze - si legge net del tweet su X - Bergoglio vuole mettere a tacere ogni voce di dissenso, spingendo i veri Cattolici ad abbandonare la Chiesa di cui egli usurpa l’autorità e il nome. Promuove l’eresia e lo scisma con provocazioni sempre più inaudite perché non tollera confronti dai quali uscirebbe irrimediabilmente sconfitto. È un tiranno fuori controllo, circondato di complici e di pavidi". Il tutto mentre continua l'attività di Viganò nel suo eremo di Viterbo dove continua a dire messa.